Comunali Taurianova, Rigoli scrive alla città Affrontate molte tematiche nella nota
LETTERA APERTA AI TAURIANOVESI
Miei cari concittadini,
avevo iniziato a programmare il mio futuro elettorale all’indomani dello scioglimento del Consiglio comunale avvenuto a luglio 2013. Era mia intenzione mettermi a completa disposizione della nostra comunità, conoscendo molto bene le criticità amministrative e finanziarie all’interno del Comune, ma animato da tanta buona volontà e amore per la nostra città.
Non ho mai creduto di essere l’unica persona idonea e capace di amministrare e rappresentare al meglio Taurianova, ma ero pronto al sacrificio che l’eventuale impegno avrebbe comportato non solo a me, ma anche alla mia famiglia.
Ero pronto a mettermi in gioco sempre insieme a gran parte della coalizione che mi aveva sostenuto alle comunali del 2011, senza mai venire meno al rapporto di fiducia e rispetto reciproco che aveva sempre caratterizzato il gruppo, che da coalizione elettorale si era trasformato in un gruppo di amici.
Da luglio 2013, sempre nel massimo rispetto della coalizione, ho formulato una serie di interventi sulla stampa, su Approdo News e su Facebook, finalizzati a comunicare le mie idee per Taurianova nel caso in cui fossi stato eletto a Sindaco. E ciò non perché la candidatura a Sindaco fosse una mia richiesta perentoria come qualche calunniatore racconta, ma era la volontà dell’ex coalizione di proseguire il percorso che avevamo iniziato nel 2011.
A sostegno di quanto scrivo vi è l’assenza di documenti o atti ufficiali che potrebbero smentire quanto adesso da me affermato. Nessuno della mia ex coalizione ha mai manifestato al sottoscritto, né pubblicamente con documenti ufficiali, la volontà di interrompere il percorso elettorale che ci ha visti al ballottaggio nel 2011.
Addirittura ero sollecitato (dagli ex alleati) a formulare interventi a mezzo stampa per segnalare disservizi e altre situazioni di interesse comunale, in quanto da loro ero considerato il candidato naturale a Sindaco della coalizione.
Al fine di contribuire attivamente alla composizione della coalizione, avevo avviato alcuni discorsi con tante persone e gruppi, finalizzati ad arricchire la nostra base elettorale.
A fine febbraio scorso fu organizzata una riunione che ha visto la partecipazione di rappresentanti di altre coalizioni. Secondo qualcuno dei miei ex sostenitori, al fine di creare le condizioni per nuove alleanze, era necessario comunicare che la nostra coalizione non aveva il candidato a Sindaco. Non mi sono opposto a questa decisione in quanto convinto che la mia candidatura non dovesse essere obbligatoria, nonostante altri della mia ex coalizione la considerassero come unica possibilità per andare avanti. Ma ho accettato e mi sono messo a disposizione del gruppo. Il risultato è stato che nessuno delle altre coalizioni ha inteso avviare discorsi elettorali con noi, a dimostrazione che il problema non era rappresentato dalla presenza del sottoscritto.
Al fine di chiarire quanto accaduto, riporto fedelmente alcuni avvenimenti, per fornire ulteriori spunti di riflessione.
Il 30 luglio scorso, uno dei miei ex sostenitori che oggi è presente nella mia ex coalizione con una lista da lui composta, mi portò da un suo amico per sollecitarlo a trovare qualche candidato da inserire nelle nostre liste. Alla domanda su chi sarebbe stato il candidato Sindaco, il mio ex sostenitore rispose: il dottore Rigoli. La persona incontrata manifestò interesse ed apprezzamento in quanto conosceva la mia famiglia.
Il sei agosto scorso, durante una riunione (imboscata) organizzata presso uno studio professionale, ho scoperto che la mia candidatura, addirittura il mio nome, per qualcuno dei mie ex sostenitori era motivo di isolamento. A loro dire, altre persone e altre liste non avrebbero fatto alleanze con noi a causa della mia presenza.
Il 13 agosto si tenne un’altra riunione a casa di un mio ex sostenitore che mi vide partecipare solo perché richiestomi a titolo di amicizia, in quanto io ero ormai consapevole che la mia presenza in quella coalizione da qualcuno era fermamente contrastata.
A questo punto, miei cari concittadini, è necessario approfondire alcuni argomenti, al fine di sgombrare il campo da eventuali equivoci. Quello che sto per scrivere non ha alcun riferimento con persone o famiglie che hanno avuto problemi con la Giustizia.
Su questo punto intendo essere chiaro fino in fondo e senza la possibilità che le mie affermazioni vengano travisate!
Ad oggi il cognome Rigoli non risulta essere considerato dalle forze dell’Ordine come “controindicato” o connivente/affine con la mafia. Ad oggi nella famiglia Rigoli non ci sono stati nonni o parenti che hanno commesso omicidi.
Gran parte dei taurianovesi, se non addirittura tutti, erano convinti che io sarei stato candidato a Sindaco. Gli unici convinti del contrario erano quei professionisti che stavano tramando dietro le mie spalle, in quanto non avevano il coraggio di affrontarmi a viso aperto.
Questi signori, senza coraggio, incapaci di fornire una giustificazione degna di tale considerazione, per motivare la mia esclusione raccontano la favola di avere realizzato una coalizione larga (solo fumo, ma senza contenuti) grazie alla mia assenza. Ma questi signori sono gli stessi che hanno festeggiato, rigorosamente in privato, per l’assenza di altre persone che, a loro dire, erano il vero motivo di isolamento. E’ dal 2011 che venivano da me a dirmi di spendermi per convincere alla non candidatura qualche mio ex amico. Cosa che io ho sempre rifiutato con ferma convinzione, in quanto per me non si trattava di un semplice alleato, ma di un amico autentico.
Ammetto di essermi sbagliato, di essere stato un ingenuo. Ma io metto sempre al primo posto i rapporti umani e non altre questioni. Per me l’amicizia rappresenta un valore assoluto, che mai e per nessun motivo riuscirei a tradire.
Preferisco essere considerato un ingenuo, ma non un traditore.
Peppe Rigoli non ha mai tradito e mai tradirà!
Ho preso atto della mutata situazione e ho deciso di andare avanti da solo, con il sostegno di persone che mai si erano impegnate in politica, tranne uno che era stato candidato alle comunali del 2011.
Ho iniziato a lavorare per la composizione di una mia lista, senza la spasmodica ricerca di candidati con nuclei familiari numerosi. Tutto ciò in quanto la mia candidatura avrebbe dovuto avere non solo una valenza politica, ma anche di dignità personale, attraverso la dimostrazione che la mia passione per la politica non era legata (e mai lo sarà) alla certezza di ottenere un risultato importante.
Avrei proposto ai taurianovesi le mie idee in merito al modello di città che avrei tentato di realizzare se fossi stato eletto a Sindaco.
Nonostante io non rappresentassi più un pericolo elettorale, la macchina del fango si è messa in moto, attraverso il tentativo di sottrarmi qualche candidato. Ma, visto che tra i miei tanti limiti non è presente quello dell’idiozia, ho mantenuto l’assoluta segretezza sugli altri candidati che già mi avevano accordato la loro presenza nella lista.
Purtroppo, tutto ciò non è stato sufficiente. Dovevo essere fermato, non dovevo essere candidato a Sindaco nemmeno con una sola lista a mio sostegno.
Evidentemente, consentitemi almeno una sola malignità, la mia presenza rappresentava un “disturbo” elettorale e doveva essere assolutamente evitata. Anch’io, come ognuno di noi, ho un punto debole: la serenità della mia famiglia. In questo momento particolare, il mio punto debole è rappresentato dalla precaria condizione di salute di mio padre.
Se la lettera di minaccia l’avessi ricevuta solo io, oggi sarei presente nella competizione elettorale. Purtroppo, per mio padre, una seconda lettera di minacce è stata recapitata anche presso l’abitazione dei miei genitori: è stato personalmente mio padre a prelevarla dalla cassetta postale. Tutto ciò ha aggravato la sua situazione (già compromessa) di salute.
Mi sono trovato davanti ad una scelta: la candidatura a Sindaco o la serenità di mio padre? Ho scelto, senza alcuna esitazione, la serenità di mio padre.
La macchina del fango, però, non si è fermata. Ho avuto modo di apprendere che qualche ignobile invertebrato si sia messo in moto (dietro comando?) a diffondere l’accaduto dicendo che sarei stato io ad inviarmi le lettere di minacce.
Evito di commentare in quanto i taurianovesi conoscono me, ma conoscono anche gli “altri” invertebrati ….
Mi sia consentito almeno di pensare che una mia candidatura a Sindaco, sostenuta da una coalizione importante, avrebbe avuto molte possibilità di raggiungere risultati importanti.
Mi sia consentito, altresì, di pensare che anche con una sola lista a mio sostegno avrei ricevuto consensi importanti. Non sono il solo a pensare ciò, ma gran parte dei taurianovesi che ancora oggi non smettono di manifestarmi stima ed affetto.
Io, nella mia attività politica comunale, mi sono esposto in prima persona, senza mai nascondermi. Ho subito conseguenze che non mi appartenevano, ma ho taciuto e ho continuato a fare politica per come ho saputo, sempre con il pieno sostegno dei miei ex amici ed ex colleghi Consiglieri comunali.
Ho commesso alcuni errori, ci mancherebbe altro. Ma ho ottenuto anche risultati, mai a beneficio personale, ma sempre a favore degli interessi generali della nostra città, attraverso la mia impostazione culturale che ha sempre caratterizzato la mia vita: onestà e legalità!
All’improvviso sono stato messo da parte e sostituito attraverso la scelta di altra candidata che non è di Taurianova, ma svolge la sua vita altrove, dove ha anche interessi (legittimi) politici comunali.
Mi rendo conto che la mia idea di impegno politico finalizzato al bene e agli interessi di tutti non sempre risulti gradita, specie quando la politica viene praticata per esercizio di potere finalizzato alla tutela degli interessi di pochi. Ma per me le principali virtù che devono caratterizzare l’impegno politico sono onestà e legalità. Questo sono io, senza alcuna possibilità di venire meno a questi valori.
Da ultimo, desidero sottoporre all’attenzione dei taurianovesi uno spunto di riflessione:
1) A chi giova la mia esclusione come candidato a Sindaco dalla mia ex coalizione?
2) A chi giova la mia esclusione, dalla imminente tornata elettorale, come candidato a Sindaco con una sola lista a mio sostegno?
Resto a disposizione per un eventuale confronto in pubblico, al fine di chiarire ulteriori dettagli.
Riconoscente per l’affetto e la vicinanza pubblica e privata che avete inteso manifestarmi, Vi abbraccio con la promessa che il mio impegno politico e il mio amore per la nostra città non verrà mai meno.
Taurianova, 10 novembre 2015
Dott. Giuseppe Rigoli