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TAURIANOVA (RC), VENERDì 15 NOVEMBRE 2024

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Cosenza, a rilento lavori ammodernamento statale 534 Protesta del movimento politico "La Calabria che vuoi" contro l'Anas

Cosenza, a rilento lavori ammodernamento statale 534 Protesta del movimento politico "La Calabria che vuoi" contro l'Anas
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Lo stato di avanzamento dei lavori lungo la statale 534, iniziati a
novembre del 2013, sono pari al 42,53%, come certificato dall’Anas sul suo
sito internet. Diventa pertanto una chimera concluderli entro il termine
prestabilito: 31 dicembre 2015.

Lo denuncia il movimento “La Calabria che vuoi”, lamentando le inspiegabili
lungaggini nell’esecuzione delle opere, il ritardo nei pagamenti delle
commesse, lo scarso impiego di manodopera locale e lo stato di isolamento
in cui è stata costretta Cassano. «Che vi siano dei ritardi mostruosi –
afferma il movimento – è ormai palese ed ammesso dalla stessa Anas la
quale, sebbene sollecitata a fornire spiegazioni sul comportamento della
società appaltatrice s’è chiusa in un mutismo che non lascia presagire
nulla di buono». Sul tavolo vengono infatti messi non solo lo slittamento a
data da destinarsi del termine di completamento dei lavori, quanto anche
altre questioni. «In più d’un’occasione – afferma “La Calabria che vuoi”

abbiamo ricevuto segnalazioni su presunte discriminazioni nei cantieri, ad
esempio in riferimento alle assunzioni o al rientro in attività di
dipendenti finiti in cassa integrazione: sarebbe opportuno fare chiarezza
pubblicamente sui criteri adottati». Altrettanta trasparenza il movimento
politico cosentino reclama «su modalità e tempistica di pagamento delle
forniture, specie di quelle contrattate con fornitori locali: perché se
l’Anas salda regolarmente i suoi conti con l’impresa questa poi non
provvede a saldare puntualmente le spettanze, ponendo in gravi difficoltà
decine di piccole imprese?». A seguire, un ulteriore quesito: «Nelle
settimane passate, con la tacita complicità dell’amministrazione comunale,
dopo quello per Doria è stato chiuso anche lo svincolo per Cassano, col
risultato che ora lo svincolo autostradale di Firmo e la stessa statale 534
sono raggiungibili soltanto attraverso un tortuoso e semisconosciuto
percorso alternativo che si snoda per le campagne di Saracena e
Castrovillari. Le nostre proteste si sono infrante contro un muro di gomma,
ma non per questo ci diamo per vinti, pure perché i danni dell’isolamento
sono ingenti:: per rendersene conto, basta recarsi nelle campagne di Doria
e Cammarata, praticamente rese inaccessibili in un periodo delicato quale
quello della raccolta degli agrumi».

Conclude “La Calabria che vuoi”: «All’Anas chiediamo di fare chiarezza
immediata sulle questioni sollevate. In caso contrario, oltre a sollecitare
l’attenzione del Parlamento sulla vicenda, non esiteremo a dar vita a forme
di protesta anche eclatanti, valutando anche la possibilità di citare in
giudizio l’impresa appaltatrice e la stessa Anas, che alla luce di quanto
esposto e della sua indifferenza sembra aver abdicato al proprio ruolo di
controllore».