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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Droga e resistenza a pubblico ufficiale: assolto Morabito Il Tribunale di Palmi ha accolto le richieste avanzate dall'avvocato Alvaro

Droga e resistenza a pubblico ufficiale: assolto Morabito Il Tribunale di Palmi ha accolto le richieste avanzate dall'avvocato Alvaro
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Il Tribunale di Palmi, in
accoglimento delle richieste avanzate dal difensore, Avv. Giuseppe Alvaro, ha
assolto con formula piena Francesco Morabito, 37 anni, di Palmi, che era stato
arrestato il 6 giugno scorso nella ritenuta flagranza dei reati di detenzione
illecita di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) e di resistenza a
pubblico ufficiale. Nei confronti del giovane, che si trovava agli arresti
domiciliari presso la propria abitazione, è stata quindi disposta l’immediata
liberazione.I fatti risalgono allo scorso
mese di giugno, allorquando una pattuglia dei Carabinieri di Palmi, in
occasione di un ordinario posto di blocco effettuato in contrada Taureana di
Palmi, intimò l’ALT al Morabito, il quale stava percorrendo la strada
provinciale Taureana – Palmi a bordo del suo scooter. Alla vista degli agenti
operanti il conducente del motociclo effettuava una repentina inversione di
marcia e si dava a precipitosa fuga. Gli agenti operanti, coadiuvati da una
vettura civetta che procedeva dietro il Morabito, si lanciavano
all’inseguimento del giovane il quale, dopo aver percorso a velocità un breve
tratto di strada, a causa anche delle avverse condizioni meteorologiche che
avevano reso viscido l’asfalto perdeva il controllo dello scooter e, in
corrispondenza del bivio San Fantino, precipitava a terra. Una volta raggiunto
dai militari, il Morabito tentava ripetutamente di divincolarsi per continuare
la fuga ma i militari riuscivano comunque a bloccarlo e a sottoporlo
immediatamente a perquisizione. All’interno di un marsupio a tracolla i
Carabinieri rinvenivano, quindi, due involucri contenenti sostanza stupefacente
successivamente identificata, rispettivamente, in cocaina e hashish, che veniva
sottoposta a sequestro. Il giorno successivo il gip di Palmi, su richiesta
della procura, convalidava l’arresto e applicava nei confronti del Morabito la
misura cautelare degli arresti domiciliari, ritenendo sussistenti gravi indizi
di colpevolezza in relazione ai reati di detenzione di stupefacenti a fini di
spaccio e di resistenza a pubblico ufficiale.Emesso il decreto di giudizio
immediato, l’imputato chiedeva ed otteneva, tramite il difensore, il rito
abbreviato condizionato all’acquisizione di documenti ritenuti rilevanti per
valutare la sussistenza del reato concernente gli stupefacenti.L’Avv. Giuseppe
Alvaro, nel corso
della sua discussione, ha sostenuto che il superamento dei limiti massimi di
sostanza detenibile non era da solo sufficiente a ritenere provata l’ipotesi
dello spaccio, tenuto anche conto che il quantitativo non era comunque elevato,
che lo stupefacente non era frazionato in singole dosi e che non erano stati
rinvenuti altri elementi che deponessero per un uso non esclusivamente
personale. Quanto alla condotta di resistenza a pubblico ufficiale, il
difensore ha evidenziato che la fuga del Morabito non integrava di per sé il
presupposto del delitto contestato, trattandosi di un comportamento meramente
passivo e non di una condotta violenta o minacciosa nei confronti degli agenti
operanti. Il GUP di Palmi, condividendo le
argomentazioni del difensore, ha assolto Francesco Morabito da entrambi i reati
constestatigli, per i quali era stata invece richiesta la condanna a quattro
anni e dieci mesi di reclusione.