Il 20 novembre “Giornata mondiale dell’infanzia” Marziale: “L’Osservatorio, come sempre, non partecipa al festival dell’ipocrisia”
L’Osservatorio sui Diritti dei Minori, come ogni anno, ha deciso di non aderire ad alcuna manifestazione del 20 novembre per lacelebrazione della Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo, che il sociologo Antonio Marziale, presidente del Comitato Scientifico, ravvisa essere: “Una fiera dell’ipocrisia e dell’inconcludenza”.
Spiega Marziale: “Nel mondo 18.000 bambini al giorno continuano a morire per cause evitabili, come povertà e disservizi igienico-sanitari. 1.400 bambini al giorno muiono di sete. 3milioni di bambini muoiono ogni anno nel primo mese di vita. 230milioni bambini sotto i cinque anni di età è come se non esistessero perché mai registrati in alcuna anagrafe. 57milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione. Il turismo sessuale è il terzo traffico illegale per ordine d’importanza, dopo droga e armi: ogni anno, almeno 3milioni di persone intraprendono viaggi a scopo sessuale, di cui 1/6 è alla ricerca di minorenni, con un volume di affari complessivo intorno agli 80/100 miliardi di dollari. Sono più di 300.000 i minori di 18 anni attualmente impegnati in conflitti armati e non si ha contezza dello sterminio di piccolini nei paesi in guerra allo stato attuale”.
“Alla situazione mondiale bisogna aggiungere quella che più ci riguarda più direttamente – incalza il sociologo – e che vede l’Italia contare 340mila minorenni sfruttati nel lavoro, le segnalazioni di abusi che riguardano adolescenti in Italia è passato dal 16,7% del 2012 al 25% del 2014. Il nostro Paese è primo in classifica sul piano del turismo sessuale alla ricerca di minorenni in Kenya, Santo Domingo, la Colombia e Brasile. Per non parlare dello stuolo inquantificabile di bambini oltraggiati a scuola da chi dovrebbe aiutarli a crescere oppure messi nel guado di guerriglie intra-familiari da genitori in fase di separazione, ed altre fenomenologie ancora”.
Per Marziale: “Se qualcuno ravvisa un motivo per festeggiare una Dichiarazione moralmente significativa ma fine a se stessa esca allo scoperto, l’Osservatorio sui Diritti dei Minori riesce a leggere realisticamente soltanto il fallimento totale dell’ONU e degli Stati membri, buoni ad occuparsi dell’infanzia solo sulla carta”.