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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Sculco interviene al convegno “Io incluso…nessuno escluso” La consigliera regionale di Calabria in Rete ha preso parte alla manifestazione di Cirò Marina sul tema dell'infanzia

Sculco interviene al convegno “Io incluso…nessuno escluso” La consigliera regionale di Calabria in Rete ha preso parte alla manifestazione di Cirò Marina sul tema dell'infanzia
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“A pagare un prezzo altissimo nella crisi che colpisce soprattutto il Mezzogiorno sono i minori.  E’ in Calabria che si registra una percentuale al di sopra della media nazionale di minori in povertà assoluta”.

E’ quanto ha sostenuto oggi il consigliere regionale di Calabria in Rete Flora Sculco al convegno “Io incluso…nessuno escluso” sui temi dell’infanzia a Cirò Marina.

“Il Rapporto ‘Save the Children’ è eloquente nel sottolineare alcune delle problematiche che interessano i minori, ma la politica e le istituzioni  non possono fare la parte di chi si sorprende, perché se si tagliano linearmente le risorse ai comuni, specie ai comuni calabresi già al limite default, poi è inevitabile che si alzino al massimo le tasse per le prestazioni fondamentali e si contraggano i servizi, inclusi quelli socio-educativi e socio-sanitari. Come dire: non è che le difficoltà dei minori sono figlie del destino cinico, c’entrano eccome le politiche economiche dei Governi e gli effetti disastrosi che si riversano sui cittadini. Proprio ieri – ha sottolineato Sculco – ho protestato per la chiusura della scuola materna a Gagliato per ragioni di ottimizzazione della spesa pubblica. Ma, a parte il caso specifico, destano altrettanto allarme la chiusura di molti consultori pubblici o la percentuale davvero minima di bambini negli asili nido per cui la Calabria è all’ultimo posto in Italia”.

Aggiunge l’esponente di “Calabria in rete”: “I bambini la cui esistenza è travagliata, sono i figli di genitori disoccupati oppure monoreddito o i cui genitori hanno un livello d’istruzione basso. Tra povertà economica e povertà educativa c’è una stretta correlazione e l’una alimenta l’altra in un circolo perverso che le istituzioni debbono poter interrompere, agendo per tempo nell’irrobustire, anziché mandare gambe all’aria, la rete dei servizi pubblici. D’altronde, in una situazione di crisi, evidenziata dalle criticità del livello educativo, le famiglie più svantaggiate economicamente, cercano di risparmiare come possono, ad incominciare dai libri scolastici, lezioni private e tutto ciò che interessa la qualità del tempo libero. Qui lo Stato e la Regione dovrebbero intervenire per compensare il deficit di spesa destinata all’educazione dei minori delle famiglie in povertà. E’ così che si garantisce la parità di opportunità educative e la valorizzazione dei più capaci sancita dalla Costituzione”.

Conclude Flora Sculco: “Save the Children contribuisce enormemente ad accrescere la consapevolezza dei seri rischi che gravano su tanti giovanissimi, ma la responsabilità di cambiare il presente se la debbono assumere la politica e le istituzioni, sostenendo programmi e progetti volti a proteggere i minori a rischio e fronteggiando la povertà minorile e la prevenzione della dispersione scolastica”.