Gioia Tauro si schiera contro la violenza sulle donne Iniziative anche nella Piana di Gioia Tauro per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
di Domenico Latino
GIOIA TAURO – Al via anche nel capoluogo della Piana le iniziative per celebrare la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La commemorazione, che ricade proprio oggi, fu istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a ricordo del giorno in cui, nel 1960, su mandato del dittatore Rafael Trujillo, furono torturate e uccise Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, sorelle eroine della lotta di liberazione della Repubblica Domenicana. Il principale organo istituzionale dell’ONU ha inoltre invitato Governi, Organizzazioni e media a sensibilizzare la società sulla violenza di genere. È dunque per questo che, in occasione del Consiglio comunale di sabato prossimo, alle ore 11, il Civico consesso prevederà un momento di raccoglimento da condividere insieme a tutto il personale femminile e alle cittadine gioiesi invitate a partecipare tramite una lettera pubblica a firma del sindaco Pedà e del suo vice Anna Maria Stanganelli, assessore con delega alle Pari Opportunità. “L’Amministrazione, – si legge –fortemente persuasa che tutelare la vita, la dignità e l’integrità dell’essere umano, al di là del genere, sia dovere imprescindibile di ciascuno, non ha voluto esimersi dall’organizzazione di un’iniziativa che celebri, seppure con tono sobrio e moderato, la ricorrenza e, più in generale, la donna, abiurando ogni forma di violenza e prevaricazione ai suoi danni. Sarebbe apprezzato – continua la missiva indirizzata alle donne residenti – che condividessi l’idea d’indossare un capo di nuance arancione – colore scelto, in molti Paesi, quale simbolo della campagna – per confermare il tuo ripudio alla violenza di genere. Per dare voce al linguaggio dei gesti, inoltre, visto l’alto valore simbolico della ricorrenza, ti invitiamo, ove ne avessi la disponibilità, a condividere l’idea di portare un paio di scarpe rosse – simbolo italiano a fondamento dell’iniziativa – da lasciare alla porta d’ingresso della sala Scopelliti, per tutto il tempo della celebrazione, affinché il gesto generi un colpo d’occhio dall’ effetto immediato, a manifestazione di un convinto e forte “no” ai maltrattamenti e, allo stesso tempo, dell’amore che ogni singola donna è capace di offrire, in un percorso condiviso verso la libertà dalla violenza”.