Defibrillatore sì, e soprattutto usato da personale competente Al C.R. Calabria FIGC - LND priorità alla formazione per l’utilizzo degli strumenti salvavita. Concluso il primo corso realizzato con l'aiuto del SUEM 118
La necessità che nelle società sportive vi siano operatori preparati in grado di intervenire con celerità ed efficacia per escludere gravi rischi per la vita degli atleti è molto sentita dal Comitato Regionale Calabria FIGC – LND, che da sempre attribuisce un ruolo importante alla formazione professionale degli addetti ai lavori, soprattutto quando questa serve affinché l’attività sportiva possa essere praticata nel modo più sicuro possibile.
Il calcio sicuro è un diritto per tutti i giocatori professionisti e dilettanti. Un diritto il cui esercizio non può che prescindere dall’osservanza di nuovi obblighi. Come quelli imposti dal cosiddetto Decreto Balduzzi. È noto, infatti, che dal 20 gennaio 2016, in seguito al Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2013, tutte le società sportive, sia professionistiche sia dilettantistiche, devono munirsi di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita, nonché garantire nel corso delle gare e degli allenamenti la presenza di personale appositamente formato per l’utilizzo del defibrillatore. Ebbene, il CR Calabria non ha lasciato sole le protagoniste del calcio calabrese. E le ha supportate offrendo la giusta formazione a dirigenti, tecnici e collaboratori.
Il 28 novembre scorso, a Catanzaro, presso il Centro di Formazione Federale, in collaborazione con il SUEM 118, la LND regionale ha organizzato il primo corso di formazione per l’utilizzo del defibrillatore, suddiviso in una parte teorica e una pratica con addestramento su manichino e Defibrillatore Trainer. Sono stati 25 i partecipanti che hanno conseguito l’apposita abilitazione e che hanno, quindi, appreso i concetti teorici e la capacità pratica per riconoscere immediatamente un paziente in arresto cardiocircolatorio, praticare il massaggio cardiaco, le insufflazioni (la respirazione bocca a bocca), l’applicazione dei protocolli per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico (DAE), sia sul paziente adulto, sia sul pediatrico.
Questo primo corso formativo rappresenta un segno tangibile di come il Comitato Regionale intenda accompagnare le società calcistiche nell’obbligatorio percorso di prevenzione, monitoraggio e pronto intervento per la tutela dei giocatori. Poiché, in caso di arresto cardiaco, “agire bene e nell’immediatezza è determinante per salvare la vita”. A ribadirlo è stato il presidente del CR Calabria, Saverio Mirarchi, che ha ancora una volta sottolineato l’importanza di dare piena e giusta attuazione delle nuove disposizioni normative, proprio in quanto sono finalizzate esclusivamente a salvaguardare la salute e la vita di coloro che praticano un’attività sportiva. “L’arresto cardiaco – ha affermato – può colpire chiunque, a prescindere dall’età e dalle condizioni fisiche, in qualsiasi momento e ovunque. Solo in Italia avvengono sessantamila arresti cardiaci all’anno. Pertanto, è anche fondamentale intervenire subito e in modo corretto. Il defibrillatore solo se bene utilizzato entro i primissimi minuti dall’arresto, e quindi se la scarica elettrica erogata viene accompagnata con le opportune manovre di rianimazione cardiopolmonare, può scongiurare il rischio di morte”.