Tutela olio evo, Gagliardi audito in Senato Il sindaco di Saracena oggi sarà in Commissione Agricoltura
SARACENA (Cosenza) – Tutela dell’extravergine d’oliva,
servono nuove misure per tutelarlo; intensificare la prevenzione delle truffe e
delle alterazioni chimiche che danneggiano i consumatori l’immagine stessa del
nostro Paese; proteggere i produttori dalla concorrenza sleale; salvaguardare
anzi tutto i territori.
È quanto ribadirà Mario Albino GAGLIARDI, Sindaco di Saracena, nella sua qualità di
Coordinatore Regionale e Vice presidente dell’associazione nazionale Città
dell’Olio intervenendo all’assemblea delle associazioni nazionali di agricoltori e
produttori di olio, in programma oggi, alle ore 14, in Commissione
Agricoltura al Senato, a Roma.
In vista di un nuovo disegno di legge che tuteli questa autentica ed ineguagliabile
eccellenza italiana, verranno ascoltati tutti i rappresentanti dei soggetti sociali coinvolti
nella produzione dell’extravergine. All’audizione domani a Palazzo Madama, saranno
presenti diverse sigle di associazioni di categoria. Tra queste, quella nazionale delle Città
dell’Olio sarà l’unica a rappresentare non soltanto gli interessi legittimi e diretti
dei produttori, ma anche quelli di territori e comunità, in una parola terroir,
dalle quali produzioni millenarie come quella dell’Ulivo origina.
Bisogna partire proprio dal territorio – afferma GAGLIARDI – tutelando quelle terre nelle
quali la coltura millenaria dell’ulivo è divenuta parte del patrimonio culturale del
Mediterraneo e dell’Umanità. L’olio è uno dei prodotti più rappresentativi
dell’agroalimentare del Made in Italy. Purtroppo, tuttavia, questo settore è spesso oggetto
di contraffazioni o truffe commerciali. E queste danneggiano non soltanto il
consumatore, ma comportano gravi problematiche anche per i produttori onesti
che arrancano in un mercato dove i brogli e la concorrenza sleale sono all’ordine del
giorno. È necessario – continua il coordinatore calabrese delle città dell’olio – trovare
soluzioni più adeguate delle attuali. Occorre perseguire e punire i trasgressori e
proteggere l’EVO italiano con nuovi metodi in grado di misurarsi con il mercato globale.
Non possiamo permettere – conclude il Sindaco del Paese del Moscato Passito – che
questa eccellenza italiana, sintesi della nostra storia, della sostenibilità ambientale e della
tutela della salute su scala globale possa confondersi e perdersi nel mare magnun della
disinformazione e della diffusa maleducazione alimentare sollecitata quotidianamente dalle
multinazionali del cibo spazzatura o che l’extravergine possa continuare ad essere
annegato nella chimica a danno delle sue note ed oggettiva qualità naturali.