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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Catturava ghiri all’interno del Parco dell’Aspromonte Denunciato dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Oppido Mamertina un 49enne di Ciminà sorpreso con 8 ghiri morti

Catturava ghiri all’interno del Parco dell’Aspromonte Denunciato dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Oppido Mamertina un 49enne di Ciminà sorpreso con 8 ghiri morti
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Operazione antibracconaggio portata a termine dagli Uomini del Corpo Forestale dello Stato di Oppido Mamertina alle dipendenze del Coordinamento Territoriale dell’Ambiente di Reggio Calabria che ha fermato un presunto bracconiere che catturava ghiri (glis glis).
Nell’espletamento del servizio antibracconaggio, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato , durante una perlustrazione all’interno del bosco costituito da piante di alto fusto di faggio e ceduo di leccio sito in località “Passo di Cancelo“ nell’agro montano del Comune di Molochio (Rc), zona ricadente all’interno del perimetro del Parco dell’Aspromonte, notavano lungo una pista in terra battuta che attraversa la predetta località, un autocarro cassonato.
Considerato che la presenza del mezzo fermo all’interno del bosco devastava dei sospetti, la pattuglia decideva di rimanere nascosta in attesa dell’arrivo del conducente, che dopo circa un’ora si avvicinava all’autocarro ed estraeva dalla tasca un involucro adagiandolo all’interno dell’automezzo. Pertanto, la pattuglia decideva di fermare e identificare l’uomo, P.R. di anni 49 nato e residente a Ciminà, e procedere a perquisizione personale estesa poi all’automezzo, all’interno del quale, sotto il sedile del conducente veniva rinvenuta una busta con all’interno 8 esemplari di ghiri ( Glis glis) morti.
Da un’ispezione degli otto esemplari di mammiferi rinvenuti morti emergeva che gli stessi non presentavano segni di arma da fuoco, mentre erano evidenti e ben visibili sul collo dei segni di schiacciamento delle vertebre; tali segni fanno supporre che la loro cattura sia avvenuta con l’ausilio di trappole simili a quelle utilizzate per la cattura dei topi, pratica questa ancora assai diffusa nel comprensorio dell’Aspromonte per uso alimentare. Il prezzo sul mercato illegale dei ghiri è di circa 100 euro al chilo.
L’uomo, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per esercizio di attività venatoria all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte e sono stati inoltre posti sotto sequestro gli esemplari di ghiro rinvenuti per palese violazione delle norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio.
La cattura dei ghiri all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte è una pratica che il Corpo Forestale dello Stato combatte costantemente in quanto i piccoli mammiferi , specie particolarmente protetta, sono stati inseriti dalla Convenzione di Berna come specie minacciata di estinzione.