Sculco parla di trasporto pubblico locale Necessaria una riforma per dare slancio alla Calabria
“Ho intuito, fin dal primo momento, la carica innovativa del progetto complessivo curato dall’assessore prof. Roberto Musmanno per razionalizzare e migliorare i servizi a fronte di una situazione del trasporto pubblico locale non più sostenibile, visto che genera scontento profondo nell’utenza e gravi e insopportabili diseconomie.Per questo – sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco – ho dato la mia fiducia all’impegno dell’assessore ed alle norme per il trasporto pubblico locale approvate dal Consiglio e che rappresentano una riforma in grado di dare slancio alla Calabria. In questo settore urgono profonde discontinuità per soddisfare, quanto più rapidamente possibile, le esigenze di mobilità dei calabresi ed eliminare disservizi, sovrapposizioni ed inefficienze”. Aggiunge Flora Sculco: “Adesso, occorrerà applicare nella realtà i principi normativie la propensione politica ed istituzionale a dare normalità ad un settore decisivo per concretizzare qualsivoglia progetto di rilancio del sistema-regione. E occorre farlo con il coinvolgimento e la responsabilità di tutti: istituzioni, vettori pubblici e privati e cittadini. Si tratta di una sfida che, proprio perché incide direttamente sulla qualità della vita dei calabresi e sui meccanismi più importanti per generare sviluppo produttivo generale, non possiamo perdere.Nell’urgenza di una visione dello sviluppooggetto della discussione in Consiglio a proposito del Patto per la Calabria e di cui i trasporti costituiscono un tassello integrante, l’azione dispiegata dall’assessore Musmanno, in un settore che da decenni genera sofferenze per l’utenza, presenta incrostazioni di vario segno e preoccupanti diseconomie, visto che implica un costo di 236 milioni di euro e le risorse scarseggiano e che ha debiti pregressi fino al 2012 per 205 milioni di euro cui porre rimedio con risorse (Fas) che occorreva investire per lo sviluppo, va sostenuta e condivisa”. Conclude Flora Sculco: “Mi preme soltanto rimarcare il fatto che quando si citano gli scarsi ricavi dei servizi offerti in Calabria è sempre utile sottolineare che il basso numero degli utenti è strettamente connesso con l’inefficienza complessiva del settore, rimuovendo la quale potrà attivarsi una mobilità più che considerevole, specie con l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche già impiegate in altre realtà, che elimineranno abusi, discrezionalità ed introdurranno maggiore trasparenza e possibilità di controlli”.