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TAURIANOVA (RC), SABATO 16 NOVEMBRE 2024

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Battaglia (Pd) su legge trasporto pubblico locale Si va nella direzione di sostenere le fasce sociali deboli e svantaggiate

Battaglia (Pd) su legge trasporto pubblico locale Si va nella direzione di sostenere le fasce sociali deboli e svantaggiate
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“Tra gli emendamenti da me presentati, alla proposta di legge ‘Norme per i servizi di trasporto pubblico locale’ ed accolti favorevolmente dall’Aula, ve n’è uno in particolare che va nella direzione di sostenere le fasce sociali deboli e svantaggiate”.
E’ il commento del consigliere regionale Domenico Battaglia (Pd) autore di un emendamento alla proposta di legge n. 88/10^ che è stato sottoscritto anche dai consiglieri Giovanni Nucera, Giuseppe Neri, Mauro D’Acri e Giovanni Arruzzolo ed “accolto dalla Giunta attraverso l’assessore professor Roberto Musmanno”.
“In un momento storico segnato da grandi difficoltà – evidenzia Battaglia – la modifica normativa di cui mi sono fatto promotore, costituisce un significativo segnale di attenzione e sensibilità del legislatore regionale che deve farsi carico delle attese e dei bisogni primari dei cittadini calabresi”.
“Si tratta di misure che agevolano l’esercizio del diritto alla mobilità in una regione come la Calabria in cui allarmante è lo stato complessivo dei trasporti che versano in una condizione di tale ritardo da limitare fortemente le esigenze dei cittadini e compromettere seriamente ogni sforzo per promuovere crescita e sviluppo” – stigmatizza Battaglia.
“La modifica che s’ispira a principi di equità sociale”, introduce maggiori agevolazioni tariffarie, legate al reddito ISEE del nucleo familiare, in favore delle seguenti categorie: i soggetti la cui età anagrafica è superiore ai 70 anni compiuti; invalidi di qualsiasi tipologia, aventi diritto ai sensi delle leggi dello Stato a provvidenze di natura economica o non economica (invalidi civili, del lavoro, per servizio, di guerra) ; minorenni orfani di almeno un genitore; studenti che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado appartenenti a nuclei familiari con almeno tre figli”.