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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Raffa, sgarbi istituzionali e contributi a pioggia: per fine anno doni agli amici e pacchi per i cittadini Nel marketing territoriale la Provincia non programma, però prima di sciogliersi assegna arbitrariamente quasi 300.000 euro a parrocchie, Pro Loco e Tv

Raffa, sgarbi istituzionali e contributi a pioggia: per fine anno doni agli amici e pacchi per i cittadini Nel marketing territoriale la Provincia non programma, però prima di sciogliersi assegna arbitrariamente quasi 300.000 euro a parrocchie, Pro Loco e Tv
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di Robin Hood

La Provincia è un ente decotto ma per Natale non rinuncia a fare “regali”, ovviamente con fondi pubblici e con procedure in extremis del tutto discrezionali che hanno il sapore di una contropartita politica. La delibera approvata dalla giunta guidata da Giuseppe Raffa il 29 dicembre scorso, che impone agli uffici di staccare un assegno complessivo da 290.510 euro, sembra infatti un concentrato di contraddizioni amministrative, scelte arbitrarie e limiti di una gestione arrivata al capolinea – in questi mesi infatti l’istituzione cederà il posto alla Città metropolitana – senza per questo indietreggiare di fronte ad una transizione che consiglierebbe maggiore prudenza contabile, per evitare che chi verrà dopo gestisca le briciole.

Ed è proprio un passo dell’atto licenziato poco prima del brindisi di fine anno ad alimentare i sospetti, non sulla legittimità della spesa, quanto soprattutto sull’opportunità di continuare a spendere sul filo di lana, per premiare azioni culturali e commerciali, sagre e gare di canto, che nella stessa delibera non vengono per niente illustrate. Nel documento, il cui titolo generico <<approvazione iniziative di marketing territoriale>> sembrerebbe non lasciare adito a dubbi sulla volontà di vendere e acquistare qualcosa che chi legge non conoscerà mai, si fissa nero su bianco infatti un’autobocciatura bella e buona nel passo in cui si ammette che <<non si è potuto procedere alla realizzazione di una puntuale programmazione delle attività riconducibili al marketing territoriale>>.

Una ammissione di colpe politico-istituzionali, tanto più grave per una gestione amministrativa che il centrodestra guida dal lontano 2011 e dichiara di essere impreparata in un settore ordinario e non emergenziale; limiti di metodo, o scelte omissive studiate a tavolino, che però non pregiudicano la sua volontà comunque di offrire contributi a pioggia a favore di 59 soggetti destinatari di risorse pubbliche. L’ente non programma ma spende, in un settore che i manuali di economia traducono con la formula precisa  <<complesso di attività che hanno quale specifica finalità la definizione di progetti, programmi e strategie volte a garantire lo sviluppo di un comprensorio territoriale nel lungo periodo>>.

Normalmente si vende e si acquista se c’è un programma, quindi, e il fatto che la Provincia abbia ammesso che non ha avuto tempo per farlo non è l’unico sospetto sulla discordanza tra azioni e obiettivi, visto che nella delibera della giunta non c’è traccia neanche dei “programmi”, della “strategia”, dei “progetti” che dovevano presentare i beneficiari della somma di quasi 300.000 euro fragorosa come un botto di fine anno, ma senza clamore mediatico. Nell’atto, che attesta anche la mancata partecipazione al voto degli assessori Lamberti, Rao e Candido (3 su 7), la deliberazione è accompagnata infatti da uno schematico e svogliato elenco di associazioni, televisioni, iniziative culturali, pro loco, di cui è riportato solo il nome e la cifra che qualcuno incasserà, senza cioè dettagliare per chi e per cosa – a titolo di esempio – la non molto nota “ass. Velasquez” è destinataria di un finanziamento di 4.500 euro. Ci sarà certamente in un altro spezzone dell’iter il resoconto delle spese sostenute o l’obiettivo territoriale perseguito dai beneficiari, ma, intanto, la giunta si fida di se stessa, del proprio intuito e della conoscenza diretta di chi riceverà il contributo.

Genericità gravida di interrogativi e sfiziosi quesiti, circa una procedura che per le ragioni ammesse dalla giunta – ovvero di non aver avuto tempo di programmare – ha reso l’esecutivo “gestore” diretto delle risorse che, inserite in un capitolo già dall’ottobre precedente, solo due giorni prima del Fine anno sono state indirizzate verso i destinatari, trasformando in questo caso la giunta in un organo che impone all’ufficio del dirigente Paolo Morisani di <<predisporre tutti gli atti deliberativi necessari per la concessione dei seguenti contributi>>.

Pagano gli uffici, ma, per legge, decidono senza programma i politici la cui scelta, a questo punto, diventa interessante indagare per farsi un’idea sulle opportunità premiate, sui territori beneficiati e sui soggetti che hanno chiuso il 2015 con una lauta contribuzione che, vista il clima natalizio, sembra un dono per pochi e un pacco per tutti.

Nell’impossibilità di sapere perché in mancanza di programmazione la giunta ha scelto di offrire 5.000 euro per “il premio letterario città di Siderno”, visto che nella provincia non mancano altre manifestazioni simili e, magari, anche per queste qualcuno aveva presentato richiesta, bisogna in qualche modo fare un forte esercizio di fantasia per capire il reale utilizzo dei 9.000 euro assegnati, si legge nello schema striminzito allegato al documento, alla <<parrocchia S.Maria delle Grazie-Taurianova>>.

Non stupisce più di tanto che nella Chiesa “povera” di Papa Francesco trovino ancora spazio sacerdoti che promuovono forme di “marketing territoriale” pagato dallo Stato italiano che “non programma”; sorprende, semmai, che tra le tantissime feste mariane disseminate da Monasterace a Rosarno la giunta abbia scelto di sostenere economicamente proprio quella svoltasi nella città di origine del suo assessore, Roy Biasi, che proprio a Taurianova nel novembre scorso era impegnato nella corsa per la poltrona di sindaco.

Anche la parrocchia SS. Salvatore ha ricevuto fondi, “appena” 4.000 euro, ma di quest’altra cattolicissima promotrice della “vendita del territorio” nella delibera non si menziona il luogo di azione e, nell’impossibilità di farsi un’idea più precisa sull’esatta realizzazione degli obiettivi “commerciali”, non resterebbe che farsi dare dal Vaticano l’elenco di tutte le cittadine della provincia che hanno un Tempio dedicato al “SS. Salvatore”. La giunta, poi, ha ritenuto che il territorio si promuova anche con la solidarietà e che a beneficiare del contributo debba essere chi reggino non è. Ben 25.000 euro, infatti, sono stati destinati all’onluss “Roma per te”, il cui nome tradisce un radicamento non proprio locale, anche se nulla esclude che in qualche occasione abbia agito in trasferta oppure nella Capitale dando lustro alla regginità in qualche modo che la giunta non spiega. E se rimane un mistero politico capire chi siano “gli amici di Jose Carlos”, un’associazione che ha avuto 2.000 euro, sembra poco poco più chiaro riuscire a capire perché nella sterminata platea delle Pro Loco della provincia – uniche istituzioni, queste, effettivamente titolate al marketing territoriale – con questa infornata di fine anno la giunta abbia scelto di premiarne sei solamente e, tra queste, quella della città dell’assessore Biasi, guidata da un suo sostenitore impegnato apertamente e quella di Motta San Giovanni, da dove viene il vicepresidente Verduci

Visto il concetto troppo vago che a Palazzo Foti sembrano avere del “marketing territoriale”, pagando senza programma chiarito in delibera anche associazioni che si occupano di danza, di premi antimafia e di sport, è sempre l’esecutivo Raffa a premurarsi di andare per esclusione – in un altro passo della delibera – spiegando cioè che le attività finanziate non devono essere <<di promozione dell’immagine dell’ente stesso>> e <<non devono costituire pubblicità indiretta>>.

Una specificazione che sembrerebbe escludere che con la delibera spot di fine anno si possano elargire fondi a testate giornalistiche visto che è ben difficile stabilire quali di esse <<rivestono grande importanza sul territorio e sono meritevoli di sostegno>>, così come impone la Corte dei conti. E invece l’ente al capolinea, alle prese con l’esigenza di un’autoliquidazione che irrobustisca la rete dei futuri “orfani del contributo” pronti per altre stagioni politiche, ha considerato meritevoli di un sussidio una tantum solo “Piana Informa Tv” (5.000 euro) e “Sud” (4.500 euro), due organi di informazione televisiva della Piana di Gioia Tauro la cui attività di marketing territoriale meritoria non è specificata nella delibera, e che certamente però è stata nel corso del 2015 coerente con il “non programma” nel settore ammesso dalla stessa giunta Raffa. Nell’impossibilità di sapere più in profondità quali siano state le azioni di <<vendita non pubblicitaria del territorio>> messe in atto da “Sud”, e con quali criteri l’esecutivo Raffa ha stabilito che questa e non altre televisioni sono state una risorsa secondo l’ente, non è del tutto infondato il sospetto che – visto il criterio discrezionalissimo, legittimo, ma istituzionalmente inopportuno, prescelto per investire nel settore – nuovamente considerazioni di natura politica abbiano spinto l’organo a beneficiare l’emittente di Nino Spirlì, polemico spin doctor, schieratissimo presentatore del candidato Roy Biasi e stratega della comunicazione della coalizione “Innamorati di Taurianova”, che ha perso nell’urna ma, evidentemente, non sotto l’albero di Natale. Se nell’imminente Città Metropolitana vi sarà nuovamente carenza di fondi e di marketing territoriale, visto l’incidente diplomatico di un passaggio di testimone con un bilancio in rosso e con molte ombre, toccherà “innamorarsi” di un altro metodo.