Scuola, a Lamezia è polemica sul contributo “volontario” Gli attivisti del Movimento Blocco Studentesco hanno manifestato questa mattina in via Santa Bernardet
Continua la protesta del Blocco Studentesco contro il contributo “volontario”. L’azione ha avuto luogo questa mattina in Via Santa Bernardet, a Lamezia Terme. Gli studenti hanno esposto uno striscione con scritto “Non farti truffare, il contributo volontario non pagare!”. Dunque, è chiaro il dissenso del Blocco Studentesco nei confronti di questa tassa formalmente volontaria ma di fatto obbligatoria.
“Abbiamo voluto ribadire la nostra contrarietà nei confronti di una tassa che dovrebbe essere volontaria ma che negli anni è diventata obbligatoria”. Sono queste le dichiarazioni del responsabile della sezione lametina del Blocco Studentesco, Francesco Gigliotti. “Gli studenti che non effettuano il pagamento – spiega – si vedono privati di alcune attività che vengono invece riservate solamente a coloro che possono pagare questo contributo volontario. In merito alla vicenda il Miur ha evidenziato come nessuna ulteriore tassa possa essere richiesta dai dirigenti scolastici alle famiglie e che il contributo volontario ha l’unico scopo di ampliare il POF, ossia la normale attività scolastica dovrebbe essere garantita dai fondi ministeriali”.
“In questo modo – continua Gigliotti – la malfunzionante istruzione italiana non garantisce un omogeneo apprendimento e penalizza ulteriormente coloro che purtroppo non possono permettersi il costo del contributo, che diventa per le famiglie un vero e proprio furto. Inoltre, ci preme sottolineare che i Fondi per le scuole pubbliche sono sempre più scarsi mentre quelli per le scuole private sono ingenti. Questi continui tagli riflettono la volontà del governo di far entrare nella scuola “sponsor” e investimenti privati. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile e il Blocco Studentesco – conclude – è pronto a opporsi a queste misure dannose e penalizzanti”.