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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Riforma Mibac, penalizzato il capoluogo di regione Enzo Bruno, Presidente della Provincia di Catanzaro, sollecita i parlamentari per la revisione del provvedimento

Riforma Mibac, penalizzato il capoluogo di regione Enzo Bruno, Presidente della Provincia di Catanzaro, sollecita i parlamentari per la revisione del provvedimento
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“Il ministero dei Beni delle Attività
culturali e turismo ridisegna la rete degli uffici dirigenziali con una
nuova articolazione territoriale. La seconda fase della riforma
Franceschini prevede una distribuzione dei 41 presidi di tutela definita
tenendo conto del numero di abitanti, della consistenza del patrimonio
culturale e della dimensione dei territori. Nello specifico, per la
Calabria sono state previste la Soprintendenza Archeologia, belle arti e
paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, con sede a
Cosenza, e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la
città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia,
con sede a Reggio Calabria. A poche ore dalla notizia che il
meraviglioso parco archeologico di Roccelletta di Borgia rischia di
chiudere per mancanza di personale, arriva la certezza che quanto
paventato un anno fa – vale a dire la soppressione delle sedi di
Catanzaro e Roccelletta di Borgia della Direzione Regionale Beni e
Attività Culturali – è una triste realtà”. E’ quanto afferma il
presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, secondo il quale la
riorganizzazione del Mibac sancita dalla riforma che porta la firma del
ministro Franceschini “penalizza ulteriormente il Capoluogo di regione e
compromette la prospettiva di uno sviluppo di queste aree incentrato
sulla valorizzazione del Patrimonio culturale e tutela dell’ambiente,
oltre a garantire la qualità della vita anche delle future generazioni,
offrendo concrete opportunità di reddito e significativi incentivi alle
attività imprenditoriali locali”.
“E’ davvero difficile capire perché mentre tutte le articolazioni
periferiche degli organi dello Stato hanno sede nei Capoluoghi di
Regione, lo stesso non debba valere per Catanzaro – continua il
presidente Bruno -. Un interrogativo che al ministro Franceschini ho
posto per iscritto, più di un anno fa, con una articolata lettera,
quando la riforma in questione era solo in embrione. Oggi, come allora,
continuo a non comprendere secondo quali parametri la città capoluogo di
Regione, favorita oltre che dal ruolo istituzionale dalla centralità
geografica, debba essere sacrificata nel nome di una riorganizzazione
della quale si possono condividere le ragioni in termini di contenimento
della spesa, ma non nella razionalità della sostanza. E oggi, come
allora, ritengo che sia fondamentale intervenire presso il Dicastero
competente con l’obiettivo di rivalutare l’articolazione prevista,
assegnando alla Città di Catanzaro le funzioni di coordinamento
assegnate al Segretariato regionale del MIBAC. Chiedo, quindi – conclude
il presidente Bruno – ai parlamentari eletti nella provincia di
Catanzaro di intervenire per chiedere un incontro al ministro
Franceschini per discutere della revisione della nuova articolazione che
così come definita viola i diritti della Città Capoluogo di Regione e
dell’intera provincia di Catanzaro”.