Molochio, interrogazione parlamentare sul caso Alessio Il senatore Molinari interroga Alfano: sindaco condannato e sospeso resta in municipio
Il caso Molochio, e la sospensione dell’ex sindaco Beniamino Alessio, arriva al Senato della Repubblica con un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Angelino Alfano. L’interrogazione parte Francesco Molinari. L’ex senatore dei 5Stelleva giù duro su questo caso “Quanti comuni, in Calabria – scrive il Molinari – sono nelle situazioni in cui si trova quello di Molochio? Quanti comuni sono amministrati nel disprezzo sistematico delle leggi, per interessi che non sono senz’altro quelli della comunità? Non è grave, è gravissimo quello che sta succedendo in quell’ente comunale, la prima delle istituzioni con cui entra in contatto il cittadino e che lo condizionerà nell’esercizio dei suoi diritti, quelli che uno Stato democratico assegna alle persone che lo compongono. E allora come si fa a tollerare l’abuso di chi, nonostante sia stato sospeso dalla sua carica, continua a frequentare – non si sa con quali scopi o forse è facilmente intuibile… – la casa comunale? Quello che succede – continua il senatore – nel comune di Molochio è lo stillicidio della legalità, tra diritti all’accesso agli atti negati e inosservanza delle norme dettate per il corretto funzionamento degli organi comunali, uno stillicidio che si consuma nell’impunità da parte delle istituzioni che pure dovrebbero controllare ciò che la minoranza consiliare puntualmente denuncia.” “Denunce – sottolinea l’ex pentastellato – che vengono, probabilmente, prese come normale bagarre tra le forze politiche mentre invece nascondono gravi violazioni da parte di personaggi che, nel loro personale curriculum, si sono fatti mancare ben poco, venendo alla fine condannati (in uno dei tanti procedimenti penali che li hanno riguardati) per una serie di atti ritorsivi contro l’allora Comandante della Polizia Municipale”. “E’ per questo – rilancia Molinari – che ieri ho presentato interrogazione urgente al Ministro dell’Interno (dopo l’atto n.3-02319 del 22 ottobre 2015 in cui avevo richiamato l’attenzione sui gravi motivi che avrebbero dovuto portare alla valutazione approfondita della legittimità degli atti amministrativi dell’ente comunale sotto la gestione del Sindaco Alessio).” “Non si può richiamare i cittadini alla pratica della legalità – sottolina il parlamentare calabrese – in una terra pesantemente condizionata dalla ‘ndrangheta, quando poi non si esercita il dovuto controllo o, comunque, ci si limita all’esercizio formale del controllo democratico: se lo si fa si diventa complici, a tutti i livelli, del propagarsi dell’abuso e dell’illegalità. Non – conclude – si può più tollerare che la casa comunale di Molochio, piuttosto che un luogo di rispetto della legge, sia diventata un luogo dove ci si fa beffe delle istituzioni e dell’etica che le sottende”.