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TAURIANOVA (RC), VENERDì 08 NOVEMBRE 2024

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“Falcomatà e Scopelliti sono la stessa identica cosa” Lo dichiara il Partito Comunista d'Italia

“Falcomatà e Scopelliti sono la stessa identica cosa” Lo dichiara il Partito Comunista d'Italia
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Dopo avere appreso, con forte incredulità, il vergognoso comportamento assunto dal sindaco di Reggio Falcomatà, il quale ha incredibilmente deciso di proseguire, soccombendo pesantemente nelle aule di Tribunale, l’azione legale intrapresa dall’amministrazione Scopelliti nei confronti del noto giornalista del Fatto Quotidiano Antonello Caporale, accusato di avere diffamato la città, dobbiamo registrare, con nostra profonda soddisfazione, che anche i pochi ultimi reggini che in assoluta buona fede, continuavano ad illudersi sulla sedicente svolta e discontinuità amministrativa della giunta Falcomatà, hanno dovuto ammettere, non solo l’assoluta inadeguatezza e incapacità amministrativa della compagine che sta guidando la città, ma, addirittura, la totale continuità politico-amministrativa tra le giunte Scopelliti e Falcomatà.
E’ questa l’incontrovertibile conclusione che possiamo trarre dalla vicenda che ha visto incolpevole protagonista l’inviato del Fatto Antonello Caporale.
Caporale è stato denunciato da Scopelliti in quanto definì Reggio città cloaca.
Il giornalista affermò, con estrema chiarezza che, per quanto il termine fosse certamente “forte”, la definizione era legata ad alcuni dati oggettivi che, noi per primi, da reggini innamorati della nostra città, non possiamo che condividere.
Infatti, solo per fare un semplicissimo esempio, avere la fogna a cielo aperto nelle strade, davanti le scuole o nei pressi dell’ospedale è, evidentemente, un panorama e uno status di città che lascia poco spazio alle interpretazioni.
Pertanto, nel manifestare profonda e sentita solidarietà al giornalista Antonello Caporale, esprimiamo totale dissenso e sdegno per il comportamento della giunta Falcomatà che, alla faccia degli slogan sul cambiamento e sulla discontinuità, ha formalmente deliberato di appoggiare e sposare l’assurda iniziativa di Scopelliti e della destra reggina.
La conclusione è la seguente: si scrive Scopelliti, si legge Falcomatà!!!
Questa vicenda evidenzia, senza alibi, come vi sia assoluta continuità e contiguità nelle concrete e delicate scelte amministrative tra le due giunte che dovevano essere agli antipodi.
Tutto potevamo immaginare, ma a questo punto non pensavamo mai di arrivare….
Fortunatamente il Tribunale ha dato un sonoro ceffone sia a Scopelliti che a Falcomatà decidendo giustamente la piena assoluzione di Caporale.
Purtroppo, i reggini, ancora una volta ne pagheranno le conseguenze, poiché le parcelle degli avvocati voluti da Scopelliti e Falcomatà saranno pagate con i soldi della collettività.
Invece di proseguire l’azione penale contro Caporale, la giunta comunale reggina avrebbe fatto meglio a denunciare Scopelliti e il tragico “modello Reggio”. Na, evidentemente, per fare quest’azione si dovevano rompere amicizie e trasversalismi.
Questi fatti incontrovertibili, ma non solo questi, ci hanno dimostrato che il sindaco Falcomatà si è concretamente rivelato un fedele continuatore e alleato della tristissima stagione della destra che, evidentemente, alla faccia dei reggini che si illudevano in un radicale cambiamento, sta vergognosamente proseguendo con l’azione amministrativa dell’attuale inadeguata e fallimentare compagine amministrativa.
Povera Reggio!!!