Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 19 SETTEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Disoccupati occupano Comune San Giovanni in Fiore Un gruppo di disoccupati di San Giovanni in Fiore ha inscenato una protesta occupando per alcune ore il Comune. M5S: "Occupazione municipio S. Giovanni in Fiore prova enorme disagio, urge reddito di cittadinanza"

Disoccupati occupano Comune San Giovanni in Fiore Un gruppo di disoccupati di San Giovanni in Fiore ha inscenato una protesta occupando per alcune ore il Comune. M5S: "Occupazione municipio S. Giovanni in Fiore prova enorme disagio, urge reddito di cittadinanza"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – Un gruppo di disoccupati di San Giovanni in Fiore ha inscenato una protesta occupando per alcune ore il Comune.
Secondo quanto hanno riferito i carabinieri, l’occupazione del Comune si é conclusa dopo che i disoccupati hanno avuto un incontro col sindaco, Giuseppe Belcastro, al quale hanno esposto le loro problematiche.

M5S: “Occupazione municipio S. Giovanni in Fiore prova enorme disagio, urge reddito di cittadinanza”

«L’occupazione del municipio di San Giovanni in Fiore da parte di centinaia di disoccupati, tra cui molti giovanissimi e donne, è la cassa spia di una situazione sociale al limite, che richiede risposte concrete e decise dalla politica». Lo dichiarano i parlamentari M5s calabresi, Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Laura Ferrara, che aggiungono: «Il primo a muoversi deve essere il governatore regionale, Mario Oliverio, col quale speriamo, finalmente, che si possa discutere di lavoro vero e della nostra proposta del reddito di cittadinanza, che la maggioranza in parlamento continua a tenere bloccata, mentre dilaga la sofferenza in tutto il Paese». «Non c’è più – proseguono i parlamentari 5 stelle – tempo da perdere, non si può rinviare un confronto aperto sulle iniziative immediate da assumere, ben sapendo che il sistema dell’euro sta aumentando la fame, la povertà e la disperazione». «Dunque il nostro appello – concludono Nesci, Morra, Parentela, Dieni e Ferrara – va intanto all’esecutivo e al consiglio regionale, nonché a tutti i parlamentari calabresi, affinché ci sia un’immediata presa di coscienza dell’estrema disoccupazione e già da subito Oliverio convochi un tavolo politico-istituzionale».