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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 06 NOVEMBRE 2024

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“La mannaia della sanità si abbatte su Lamezia” Rinascita di Lamezia in lotta da 23 anni

“La mannaia della sanità si abbatte su Lamezia” Rinascita di Lamezia in lotta da 23 anni
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Sono 23 anni che Rinascita di Lamezia lotta per evitare che la terza città
della Calabria continui ad essere derubata. Da decenni abbiamo assistito al
graduale svilimento dell’ospedale cittadino Giovanni Paolo II.

Gridavamo nelle piazze ammonendo la città che la politica avrebbe decretato
la fine del nostro presidio ospedaliero, che ha sempre vantato figure di
primissimo piano sia a livello regionale che nazionale ( i vari Giraldi,
Minniti, Virgilio, Borrello, docenti universitari che sono un esempio anche
per le nuove generazioni). L’apoteosi è stata raggiunta con l’accorpamento
dell’ASL di Lamezia a quella di Catanzaro. L’ASL n° 6 di Lamezia è stata
cancellata, eppure ciò è avvenuto quando l’assessore alla sanità era una
lametina, il presidente della commissione era un lametino, il primo
firmatario del piano sanitario regionale che decretava tale cancellazione,
guarda caso era un lametino o meglio, trapiantati a Lamezia ed eletti con i
voti dei lametini.

E’ chiaro quindi che il ridimensionamento del nostro ospedale non trova nel
commissario piovuto da Roma l’unico responsabile del declino della sanità
lametina. Egli non conosce ne la Calabria ne le singole comunità calabresi,
forse non sapeva neanche che esistesse Lamezia Terme.

E’ vero o non è vero che lo stesso commissario Scura ultimamente ha
affermato che avrebbe attuato quanto programmato da chi prima di lui?

Purtroppo in questi ultimi anni sono stati creati dei disservizi evidenti,
creati ad arte affinché gli stessi pazienti, vittime di tutto ciò e quindi
costretti ad emigrare altrove, avrebbero trovato giustizia nella definitiva
chiusura dell’ospedale.

Tutto ciò affinché il popolo lametino non protestasse per l’annullamento
del nostro ospedale. Sono riusciti anche in questo!!

Noi di Rinascita di Lamezia ci batteremo nelle piazze ed a tutti i livelli
istituzionali per la difesa dei nostri diritti. Faremo opera di
sensibilizzazione tra la gente affinché questo popolo che in altri tempi,
tutti uniti è sceso in piazza per mesi e mesi di protesta. Erano gli anni
70 lotta per l’università.

E proprio di oggi la notizia della chiusura dell’unità operativa di
malattie infettive, certamente uno delle unità più attive sul territorio
calabrese nella cura di patologia come: H1N1, HIV, AIDS, meningiti,
tubercolosi, per un periodo sparita ed oggi purtroppo tornata in auge per
questa ondata di immigrazione da zone endemiche. Per non parlare poi delle
patologie epatiche e nello specifico di quelle virali che trovano il punto
di riferimento nelle cure proprio nell’ospedale di Lamezia.

Come mai il reparto da noi viene chiuso, tagliando posti letto ed invece
viene potenziato quello di Crotone con l’aggiunta addirittura di 10 posti
letto, dopo l’intervento alla camera da parte della parlamentare crotonese
Dorina Bianchi?

Perché viene chiusa la microbiologia che fino ad oggi nel piano sanitario,
trova in Lamezia Terme il riferimento ufficiale regionale? Anche questo
servizio viene spostato a Crotone.

I nostri parlamentari, senatori e deputati, che ancora non si sono degnati
di alzare un dito nelle sedi istituzionali (Parlamento e Senato), abbiano
la decenza di venire a Lamezia e di unirsi alla lotta di protesta,
mettendosi a capo ciascuno dei propri elettori e tutti insieme fare sentire
con forza la voce di questa città, visto che non si fanno vedere
dall’ultima campagna elettorale.

Non dimentichiamo che l’unica Regione alla quale è stato concesso un
aumento dei posti letto ospedalieri e proprio la nostra Calabria. Guarda
caso a Lamezia li tagliano.

Il fondatore di Rinascita di Lamezia, dott. prof. Ugo De Sarro