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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Intimidazione al sindaco di Polistena Michele Tripodi Una busta con cartucce e minacce di morte indirizzate al sindaco è stata depositata al protocollo del Comune. Solidarietà dal mondo politico calabrese

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di Giuseppe Campisi  

Polistena (RC)  – Una busta con una cartuccia di fucile esplosa ed un
foglio con un esplicito messaggio di morte preparato con ritagli di
giornale è quanto il sindaco della città Michele Tripodi si è visto
recapitare ieri mattina attraverso l’ufficio protocollo del comune. A
darne notizia un comunicato diramato dalla stessa amministrazione
comunale. Ancora una volta sono gli amministratori locali a finire nel
mirino delle intimidazioni a riprova di quanto sia difficile gestire la
cosa pubblica specie al sud con oltre 60 casi registrati nell’ultimo
anno. Ed anche l’osservatorio per gli amministratori intimiditi,
promesso di recente dal ministro dell’Interno Angelino Alfano nella sua
recente visita a Reggio Calabria, stenta a decollare. Michele Tripodi,
giovane amministratore pubblico impegnato in politica praticamente da
sempre come consigliere ed assessore provinciale, consigliere comunale e
sindaco al secondo mandato istituzionale consecutivo è un sindaco
fortemente votato alla causa del contrasto della criminalità mafiosa
impegnato, con azioni concrete ed a tutto campo, sul territorio e quello
di ieri non è che l’ultimo di una serie diversificata di intimidazioni
che ha subito nel corso della sua carriera politica. “Riteniamo –
scrivono dall’assise comunale – gravissimo tale episodio criminale, che
puntando alla destabilizzazione delle massime istituzioni democratiche,
è diretto all’intera comunità di Polistena. Il sindaco Tripodi e
l’Amministrazione Comunale, sono punti di riferimento importanti per i
cittadini onesti perché operano, nel solco di una lunga tradizione
antimafia, per l’affermazione della legalità e dei diritti attraverso
prese di posizione pubbliche, atti e fatti concreti”. Proiettili nel
2010, un ordigno sotto casa nel 2012 ed ora una busta con cartuccia e
minacce esplicite recapitata al comune. Sono questi i biglietti da
visita che la criminalità ha inteso porgere all’attenzione di un sindaco
particolarmente sensibile ai valori dell’antimafia – incisive ad
esempio, le numerose “Stagioni dell”Antimafia, iniziative a favore del
radicamento della cultura della legalità patrocinate dalle sue
amministrazioni- e democraticamente eletto dai cittadini che vanta,
nonostante l’età, un lungo corso politico. Un problema che ha da sempre
investito i Tripodi politici. Anche lo zio, l’onorevole Girolamo,
senatore per cinque legislature e sindaco della città dal ’70 al ’91 e
poi dal ’95 al 2005, infatti, ha dovuto fare i conti per molto tempo con
le minacce provenienti da ambienti mafiosi essendo poi costretto a
vivere anche sotto scorta. Michele Tripodi non è l’ultimo, però, degli
amministratori cittadini ad aver dovuto subire minacce ed intimidazioni.
L’ex sindaco Giovanni Laruffa, passando anche e più di recente per l’ex
assessore Mimmo Mujà e poi il consigliere Antonio Muscherà hanno subito
trattamenti similari segno questo che rivela come – nonostante
l’apprezzabile impegno di diffondere la cultura dell’antimafia sul
territorio svolto da amministratori ed associazioni – la presenza
mafiosa sul territorio sia tutt’altro che svanita. “Sappiano costoro che
troveranno oltre che nel Sindaco, una barriera formidabile in tutta
l’Amministrazione Comunale che proseguirà con maggiore impegno nella
lotta alla mafie, ancora bramose di condizionare oltre che la vita
democratica anche quella civile ed economica della nostra comunità”
ribadiscono compatti gli amministratori ricordando le numerose
intimidazioni e danni subiti anche da imprenditori ed operatori
commerciali locali. Sentimenti di solidarietà e sostegno all’indirizzo
del sindaco sono stati espressi da numerosi cittadini ed esponenti di
ogni colore politico mentre sull’accaduto si sono già messi all’opera
gli inquirenti.

SEBI ROMEO

Amministrare territori complessi come possono esserlo alcuni paesi calabresi, dà quasi sempre la certezza che prima o poi si rimarrà vittima di una vigliacca intimidazione. O anche più di una, come succede al sindaco di Polistena, Michele Tripodi. Le minacce di morte ricevute presso la casa comunale che dirige per il secondo mandato consecutivo, oltre a colpire lui, i suoi affetti e la sua amministrazione, provano a minare nel profondo la libertà e la dignità di ognipolistenese. Inammissibile. Inaccettabile. Ignobile.

A Michele ed ai cittadini di Polistena va la mia vicinanza istituzionale e personale. So che neanche questo ennesimo atto minatorio rallenterà il cammino politico che ha messo in campo con passione e so che la città si stringerà attorno a lui ancora una volta. La sua determinazione è un esempio della resistenza di questa nostra terra, nessuno immagini di fermarla.

Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale

PCDI CALABRIA

A nome del Partito Comunista d’Italia,  esprimiamo la più completa vicinanza e totale solidarietà al compagno Michele Tripodi, Sindaco di Polistena, e ai suoi familiari, dopo la vile intimidazione di cui è stato fatto oggetto.

Infatti, nella mattinata di ieri è stata recapitata al Comune di Polistena una busta indirizzata al Sindaco Michele Tripodi, contenente una cartuccia di fucile esplosa e una lettera anonima con un messaggio di morte composto con ritagli di giornale.

Non è la prima volta chele forze criminali tentano di colpire il compagno Michele Tripodi.Questo nuovo episodio criminale di attacco contro il Sindaco di Polistena Michele Tripodi, rappresenta l’ennesima minaccia che ambienti delinquenziali e mafiosi rivolgono nei confronti di un amministratore onesto e  capace che sta guidando la città di Polistena in una feconda stagione di cambiamento, di crescita e di progresso.

Evidentemente il modello di buongoverno che si è affermato a Polistena suscita fastidio e ostilità e si tenta in tutti i modi di mettere in crisi e in difficoltà questa straordinaria esperienza amministrativa che rappresenta un esempio positivo che viene preso a modello di sana e buona amministrazione per la provincia di Reggio e l’intera Calabria.

Con le minacce e le intimidazioni di chiaro stampo mafioso contro il Sindaco Tripodi, si cerca in tutti i modi di impedire la prosecuzione di questa splendida esperienza amministrativa che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tutti i sinceri democratici della piana e della Calabria e una certezza per chi lotta e si batte per un futuro diverso nella nostra terra.

Siamo certi che il Sindaco Michele Tripodi e l’intera Amministrazione Comunale non recederanno dall’impegno portato avanti in questi anni e sapranno reagire con forza e determinazione contro questo ennesimo tentativo di colpire la città di Polistena e la sua convivenza civile e democratica.

Ci auguriamo che la Magistratura e le forze dell’ordine facciano quanto necessario e doveroso per individuare finalmente i responsabili di queste azioni delittuose e garantiscano, nel contempo, tutte le attività opportune per tutelare la sicurezza e l’incolumità del sindaco Michele Tripodi e dei suoi familiari che devono affrontare un momento difficile e molto preoccupante.

LA SEGRETERIA REGIONALE DEL PCdI DELLA CALABRIA

ARTURO BOVA

<La proditoria intimidazione realizzata nella tarda serata di ieri nei confronti del sindaco di Polistena Michele Tripodi, che ha ricevuto una missiva recante minacce di morte e una cartuccia esplosa di fucile, è solo l’ennesima dimostrazione di quanto affermo da tempo: la criminalità organizzata sta pericolosamente alzando il livello dello scontro con un’arroganza e una protervia senza limiti. Ecco perché le istituzioni democratiche sono chiamate a intervenire subito per far sentire la loro voce, innanzitutto schierandosi al fianco di pubblici amministratori onesti e coraggiosi come il primo cittadino Tripodi e poi facendo qualcosa di concreto>. Ha esordito così il Presidente della Commissione contro la ‘Ndrangheta, on. Arturo Bova, che ha espresso la sua solidarietà al sindaco Tripodi, aggiungendo: <Sono molto amareggiato e sconcertato nell’assistere a una sorta di bollettino di guerra, ormai giornaliero. Qualcuno, infatti, pensa di poter impunemente condizionare il lavoro di quanti operano per il bene delle comunità amministrate, impegnandosi a far funzionare le cose pur in contesti difficili. Nel caso di specie, parliamo dell’area della Piana di Gioia Tauro come noto da sempre interessata da un alto tasso di infiltrazione mafiosa da parte di ‘ndrine potenti. Una realtà quindi costretta a fare i conti – ha proseguito il Presidente Bova – con questa presenza molto ingombrante, a cui però figure quali il sindaco Tripodi non vogliono cedere affermando invece i valori della legalità e di un sano governo del territorio. Una logica che sposo in pieno, essendo naturalmente anche la mia. Ragion per cui Tripodi sappia che non è solo. Il sottoscritto in prima persona e tutti i rappresentanti delle Istituzioni sono schierati accanto a lui nella dura lotta quotidiana contro le cosche>. Nell’ultima parte del comunicato di sostegno al primo cittadino di Polistena, l’on. Bova ha chiosato dicendo: <Nelle settimane scorse, dopo l’incendio dell’auto dell’assessore regionale Roccisano ho lanciato la proposta di un consiglio regionale aperto sulla legalità alla presenza del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Ritengo, infatti, che non sia più tempo dell’antimafia delle parole. Soprattutto in Calabria, in cui si assiste a una recrudescenza di certi fenomeni che segnalano il disagio dei clan rispetto al categorico rifiuto di una parte della classe politica delle vecchie “commistioni”. Un cambio di rotta che potremmo però pagare caro. Rischio che io e chi come me rappresenta le istituzioni vogliamo scongiurare>.

AMMINISTRAZIONE COMUNALE CITTANOVA

Un atto criminoso che denota l’imbarbarimento delle condizioni di vivibilità che dovrebbero essere patrimonio inalienabile di ogni comunità  civile.

Il Sindaco Francesco Cosentino e l’Amministrazione Comunale condannano con  forza l’atto intimidatorio del quale è stato vittima il Sindaco di Polistena Michele Tripodi.

Al Sindaco Tripodi l’intera comunità cittanovese esprime sentita e piena solidarietà, accompagnata da sentimenti di vicinanza in questo momento particolare del suo percorso alla guida della pubblica amministrazione nella sua città.

Un impegno civile, prima che politico, che Michele Tripodi, secondo il Sindaco di Cittanova, non abbandonerà né diminuirà nel quotidiano sforzo, comune a tutte le amministrazioni locali, teso a difendere la legalità e la democrazia contro ogni forma di violenza o di sopraffazione.

Il Sindaco Tripodi, a parere del primo cittadino, saprà trovare i giusti stimoli anche da questa dolorosa vicenda per continuare il suo lavoro indirizzato al costante progresso ed alla crescita civile e culturale della città di Polistena e delle comunità della Piana.

MICHELE CONIA, SINDACO CINQUEFRONDI

L’amministrazione comunale di Cinquefrondi, in tutte le sue componenti, esprime la
propria vicinanza al Sindaco della vicina cittadina di Polistena, Michele Tripodi,
vittima dell’ennesimo atto di intimidazione, vile e vigliacco. Siamo chiamati, purtroppo,
ad esprimere nuovamente tutto il nostro sdegno e la nostra sincera preoccupazione
per l’ennesimo fatto delinquenziale perpetrato a danno delle pubbliche istituzioni
e che colpisce, in particolare, gli amministratori locali, nonchè a rimarcare
vicinanza istituzionale e personale a Michele Tripodi, primo cittadino di una comunità
particolarmente attenta ed impegnata sul versante dell’attivismo antimafia.
Chiediamo pubblicamente al Sindaco di Polistena di continuare e non arrendersi davanti
a queste vigliaccherie nella consapevolezza di potere contare, tra gli altri, sulla
concreta vicinanza della città di Cinquefrondi.

FRANCESCO D’AGOSTINO, VICE PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE

“Continua un’escalation di violenza mirata ad intimidire primi cittadini ed eletti del popolo. Per ultimo nei confronti del sindaco di Polistena”. Il Vice Presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino, nell’ esprimere “piena solidarietà al sindaco di Polistena Michele Tripodi per il vile atto minatorio subito”, sottolinea “come ancora più forte dovrà essere l’azione delle forze preposte per colpire i responsabili e gli eventuali mandanti di tali atti intimidatori. Si configura – aggiunge-
una strategia criminale mirata a minare e indebolire lo sforzo di legalità e la concreta azione anti ‘ndrangheta che nelle Istituzioni della provincia di Reggio Calabria e della Calabria tutta si stanno portando avanti. Nel mentre siamo sicuri che anche questa volta il primo cittadino di Polistena saprà reagire positivamente con un’azione amministrativa adeguata a tale intimidazione, è legittimo richiedere che contestualmente si attivino e mobilitino tutte quelle strutture dello Stato preposte alla salvaguardia della democrazia e della legalità”.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Appreso del vile gesto intimidatorio subito dal compagno Sindaco di Polistena, Michele Tripodi, la Federazione Provinciale di Reggio Calabria del Partito della Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti vuole esprimergli la propria piena ed incondizionata solidarietà.
Un atto di vigliaccheria, come ultimamente accade in altre realtà della Calabria, che tenta di minare un’intera comunità colpendo un’Amministrazione che, in mezzo alle molte difficoltà dovute dalla carenza di finanziamenti statali, tenta di agire per il bene della collettività.
Il Partito della Rifondazione Comunista, stringendosi intorno al compagno del PCd’I Tripodi, lo esorta a non fare nemmeno un passo indietro rispetto al compito che i cittadini di Polistena gli hanno affidato, perseverando nella lotta, sulla via della legalità, contro questi spregevoli segnali di prevaricazione mafiosa.

CGIL GIOIA TAURO E POLISTENA

La CGIL della Piana di Gioia Tauro e la Camera del Lavoro “ Rocco Pizzarelli” di Polistena esprimono forte e solidale vicinanza al Sindaco di Polistena Michele Tripodi per la vile intimidazione perpetrata da ignoti verso la sua persona.
Conosciamo bene Michele Tripodi, la cui attività di amministratore è stata sempre accompagnata non solo da una posizione civica e democratica, ma anche, dalla trasparenza degli atti amministrativi che sono garanzia di giustizia e democrazia per tutti i cittadini.
Troppe intimidazioni e troppi attentati si stanno verificando in questi mesi nei confronti di amministratori onesti, di imprenditori corretti, di giornalisti coraggiosi e di sindacalisti che fanno il loro mestiere.
A questo punto è necessario che tutte le forze sane e democratiche facciano fronte comune per dare un altro e significativo colpo al malaffare e alla ndrangheta, per l’affermazione della democrazia e per il bene comune.
A Michele Tripodi sindaco di Polistena, diciamo solo: “ LA CGIL C’E’ “

NICOLA IRTO, PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

“Esprimo solidarieta’ al sindaco di Polistena Michele Tripodi, destinatario di un
atto intimidatorio che condanno fermamente. Una vile minaccia di morte il cui fine
e’ ostacolare il cammino che, sotto la guida del primo cittadino, l’amministrazione
comunale e la comunita’ polistenese stanno conducendo in direzione di una piena affermazione
del principio di legalita'”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale della
Calabria, Nicola Irto, che prosegue: “Nella nostra regione continuano a susseguirsi,
con cadenza ormai quotidiana, gli atti intimidatori ai danni di amministratori locali,
che come Michele Tripodi hanno contrassegnato la loro azione nel campo della lotta
alla criminalita’ organizzata e della trasparenza amministrativa. La situazione e’
preoccupante e va affrontata con un patto di rinnovata coesione sociale che unisca
la parte sana della nostra comunita’, le istituzioni democratiche, la magistratura
e le forze dell’ordine contro ogni forma di violenza e prevaricazione mafiosa. Anche
a nome del Consiglio regionale – conclude Nicola Irto – a Michele Tripodi rivolgo
un sentito pensiero di vicinanza personale e un invito ad andare avanti con rinnovato
slancio e senza paura”.

GRUPPO CONSILIARE DI MAGGIORANZA AVANTI POLISTENA

Alla luce della vile intimidazione ricevuta dal nostro Sindaco Michele Tripodi, il gruppo consiliare di maggioranza “Avanti Polistena” intende esprimere sostegno e solidarietà al Sindaco e allo stesso tempo condannare fortemente l’ignobile gesto criminale ed esprimere profondo sdegno verso ignoti vigliacchi che tentano di destabilizzare le istituzioni democratiche della nostra città.

Oggi, con ancora più forza, il gruppo di maggioranza Avanti Polistena andrà avanti nella propria opera di cambiamento culturale e sociale, difendendo l’operato onesto e trasparente del Sindaco Michele Tripodi e dell’Amministrazione comunale.

Altre volte le mafie hanno tentato nella nostra città di destabilizzare l’Amministrazione Comunale con azioni gravi ed inqualificabili. Il Sindaco Michele Tripodi, esempio di linearità e coerenza nella lotta alle mafie ed ai corrotti, ha sempre reagito in modo fermo. Non a caso Polistena è un modello di buona amministrazione dell’intero comprensorio, invidiato dappertutto.

La grave intimidazione criminale conferma che la strada intrapresa dal Sindaco Michele Tripodi e da tutta la maggioranza è quella giusta, una strada già tracciata nel programma amministrativo, dove al primo punto vengono esplicitati la lotta alle mafie e la difesa della legalità quali obiettivi principali della nostra azione politica dentro le istituzioni. Siamo sicuri che l’Amministrazione Comunale sostenuta dal gruppo Avanti Polistena continuerà a lavorare per l’interesse collettivo, per il rispetto delle regole nella pubblica amministrazione, per il riuso dei beni confiscati, e per tutte quelle iniziative di contrasto alla criminalità mafiosa e comune.

Con l’auspicio che le forze dell’ordine e la magistratura facciano al più presto piena luce su tale vicenda, il gruppo Avanti Polistena manifesta vicinanza al Sindaco ed alla sua famiglia, esorta tutta la comunità onesta di Polistena a stare al fianco dell’Amministrazione Comunale ed a reagire unita con la solita determinazione che ha sempre caratterizzato la cultura antimafia della nostra città.

Avanti Sindaco. Avanti Polistena

SINDACO FABIO SCIONTI E AMMINISTRAZIONE COMUNALE TAURIANOVA

Il Sindaco di Taurianova Fabio Scionti e l’Amministrazione Comunale di Taurianova, alla luce dell’inquietante atto intimidatorio di cui è stato destinatario il Sindaco di Polistena Michele Tripodi, esprimono la più forte e ferma condanna contro le mentalità becere che hanno posto in essere l’invio al Sindaco della città pianigiana della missiva anonima di minaccia e che concepiscono l’utilizzo di metodi siffatti, espressione di mafiosità e delle forme di barbarie che hanno provocato la caduta dell’intera Calabria nel baratro dell’emergenza perenne bollandola con il marchio d’infamia della mafiosità. Ribadiscono che la legalità sia un valore supremo da difendere e affermare in ogni sede e che ogni cittadino abbia il dovere morale di combattere in ogni momento le logiche del malaffare e le metodologie mafiose e ‘ndranghetistiche che attraverso oscure e vili forme di minacce unite e all’evocazione dell’uso della violenza mirano a impedire che l’azione amministrativa e politica volta alla crescita dei territori nel rispetto della legalità e contro ogni forma di mafia – che da sempre ha visto e vede il sindaco di Polistena coraggiosamente impegnato – possa consentire di perseguire il raggiungimento dell’obiettivo di liberare la nostra terra dal gioco della ‘ndrangheta . Esprimono al Sindaco Tripodi la propria solidarietà invitandolo e non recedere dalla forte azione che lo ha visto e lo vede in prima linea in difesa delle prospettive di rinascita della Calabria.

AMMINISTRAZIONE COMUNALE OPPIDO MAMERTINA

Io e l’intera Amministrazione Comunale di Oppido Mamertina vogliamo esprimere tutto il nostro sdegno per il vile atto intimidatorio di cui è stato vittima il Sindaco di Polistena, Michele Tripodi.

Proprio oggi sentiamo una maggiore necessità di manifestare il nostro netto rifiuto verso tutte le forme di violenza e contro ogni tentativo di penetrare nella pubblica amministrazione con qualsivoglia atteggiamento intimidatorio, ricattatorio, violento e illegale.

Con lo stesso fervore, a gran voce, chiediamo alle istituzioni e ai cittadini di non lasciare solo chi quotidianamente si trova ad affrontare l’ostacolo del disagio sociale più grave e le conseguenze da esso derivanti, a cominciare da noi sindaci e dalle nostre amministrazioni.

Al Sindaco Tripodi e alla sua amministrazioneva tutta la nostra solidarietàdi fronte ad un gesto così riluttante. Cogliamo l’occasione per rafforzare il nostro impegno per quella cultura della legalità che non ha alcun colore politico e rafforzare la nostra convinzione che essa sia la base fondante su cui porre il futuro dei nostri territori.

Il Sindaco Domenico Giannetta

ASSOCIAZIONE CITTA’ DEGLI ULIVI

I Sindaci della Piana esprimono tutti insieme, per mezzo della loro Associazione la più totale solidarietà e vicinanza al Sindaco di Polistena Michele Tripodi e alla sua famiglia per il vile atto intimidatorio accaduto nei giorni scorsi, che turba le coscienze e segna gravemente la convivenza civile.

Atto che non può essere sottovalutato visto gli episodi degli ultimi tempi successi nella Piana di Gioia Tauro.

Occorre che tutte le forze politiche ed imprenditoriali, la gente onesta e laboriosa riflettano su quanto accaduto.

Così come è necessario che la Magistratura e le forze dell’ordine facciano luce su quanto avvenuto restituendo serenità al Sindaco e alla sua famiglia.

Condanniamo risolutamente l’intento intimidatorio manifestato e invitiamo il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale e tutti coloro che subiscono intimidazioni a continuare nell’encomiabile azione a servizio dei cittadini nell’interesse generale della cittadinanza, certi del sostegno e della partecipazione di tutti.

Questo grave atto dimostra che tutti dobbiamo operare per contrastare un clima di intolleranza, violenza verbale e strumentalizzazione che colpisce intere comunità.

Chiunque abbia compiuto quel gesto deve sapere che le istituzioni e i cittadini sapranno rispondere in modo fermo e deciso, come hanno sempre fatto, alla violenza e a qualunque minaccia antidemocratica.

GRUPPO CONSILIARE PD GIOIA TAURO

Il gruppo consiliare del PD di Gioia Tauro esprime piena e totale solidarietà,
vicinanza e forte sostegno al Sindaco di Polistena Michele Tripodi per la vile
intimidazione ricevuta e condanna l’ignobile gesto mafioso compiuto da chi,
ancora una volta, tenta di destabilizzare le istituzioni democratiche. L’impegno
antimafia del Sindaco Michele Tripodi assieme a quello di tanti altri sindaci
calabresi dimostra chiaramente che è possibile costruire un futuro sociale
senza mafia. Questo è il nostro obiettivo!

ANNA GIANCOTTA (AMMINISTRIAMO INSIEME POLISTENA)

Il grave atto intimidatorio perpetrato ai danni del Dott. Tripodi Michele, Sindaco di Polistena merita tutto lo sdegno e la riprovazione delle Istituzioni che rappresentiamo e dei cittadini del nostro territorio.

Al Sindaco ed alla sua famiglia, esprimo a nome del gruppo consiliare da me rappresentato, del mio partito Sinistra Ecologia e Libertà ed a mio personale solidarietà e vicinanza, convinta che l’unità di intenti nel perseguire politiche di buon governo, con correttezza amministrativa e pieno rispetto della legalità, costituisce il migliore antidoto per contrastare malaffare, criminalità ed illegalità.

Le Amministrazioni locali continuano a svolgere, pur in una condizione di gravissime difficoltà, una straordinaria funzione democratica, che stimola le coscienze, cercando di far fronte alle emergenze sociali.

Chi ha minacciato il Sindaco mira ad intimidirlo e ad affermare la prepotenza peggiore, quella in cui dominano le illegalità diffuse e la rassegnazione.

Perché non sia così, per far emergere la Polistena degli onesti, dei giovani, delle associazioni, dei volontari, dei cittadini che ogni giorno operano e lavorano con rettitudine e sacrificio, occorre tenere ben alta la guardia.

Nel contempo, invito le forze migliori della società civile a rafforzare il loro impegno, continuando nella necessaria costante azione comune in difesa della legalità e della libertà, nella certezza che gli Organi preposti sapranno individuare e punire i responsabili, ad ogni livello, di questo vile atto intimidatorio.