Una messa in suffragio dei 4 giovani di Gioia Tauro morti in un incidente stradale Fortunato, Marzio, Giuseppe e Francesco ricordati da don Gaudioso Mercuri e dall'Asd Saint Michel a Laureana di Borrello
Venerdì scorso, alle ore 21, nella Parrocchia Santa Maria degli Angeli e San Gregorio Taumaturgo di Laureana di Borrello, è stata celebrata da Don Gaudioso Mercuri, Direttore del Centro Diocesano vocazioni e Presidente dell’ASD Saint Michel, la Santa Messa in suffragio delle anime benedette dei quattro giovani di Gioia Tauro tragicamente scomparsi pochi giorni fa: Fortunato, Marzio, Giuseppe e Francesco.
Alla Santa Messa, interamente animata dai calciatori della ASD Saint Michel e dal coro parrocchiale “Laudamus”, hanno preso parte le famiglie dei quattro giovani, i loro parenti, il Centro Diocesano Vocazioni, e quanti liberamente hanno voluto unirsi in preghiera davanti a tale dolore.
I calciatori, tutti intorno all’altare, facendo corona a Gesù Eucaristia nel servizio liturgico, hanno indossato delle maglie raffiguranti i volti dei quattro giovani, che hanno poi voluto donare alla fine della Santa Messa alle famiglie come simbolo della loro vicinanza e del ricordo nella preghiera dei loro amici . L’iniziativa dei giovani calciatori ha rappresentato il messaggio più bello che lo Sport, vissuto secondo il messaggio evangelico di Cristo, possa lanciare a tutti divenendo visibile manifestazione di quei grandi valori cristiani quali la solidarietà, la fraternità e la condivisione che rappresentano, di certo, la vittoria più bella, quella che prescinde ogni classifica e che concretizza il senso vero e profondo dell’Unitas Victoria Est.
Don Gaudioso, durante la sua omelia, ha sottolineato quanto sia difficile, se non addirittura impossibile, trovare parole umane che siano capaci anche solo di lenire il dolore di queste famiglie. “Solo Dio – ha detto don Gaudioso – sa in questo momento ciò di cui avete bisogno. Questa squadra vuole solo dirvi che noi, ora, abbiamo bisogno del vostro coraggio, abbiamo bisogno di sapere che non vi farete vincere dal vostro dolore ma che in questo dolore cercherete l’Amore di Dio che solo può sostituirsi alla grande perdita che avete avuto”.
Non sono mancati momenti di silenzio… un silenzio assordante che urlava dolore ma soprattutto preghiera. “ Il regalo più bello che un sacerdote possa ricevere in questi momenti – ha detto don Gaudioso, provato da quello strazio che si manifestava innanzi ai suoi occhi e nel suo cuore – è che voi diceste che proprio in questi giorni state sentendo l’Amore di Dio”.
Il suo pensiero si è rivolto poi alle mamme dei quattro giovani, quelle mamme il cui dolore riporta a quello stesso dolore che provò la Vergine Maria ai piedi della Croce mentre vedeva morire il suo unico Figlio, quel Figlio che ha camminato insanguinato, umiliato, sputato, beffeggiato mentre cercava di salvare tutti!
“La morte non ha vinto – ha continuato don Gaudioso – la fede dice questo. Avere fede vuol dire avere la certezza di non aver perso nessuno ma che anzi questi ci sarà ancora più vicino. Significa avere la certezza che il Signore non ci abbandona e non ci lascia soli…mai!”.
Al dolore delle famiglie ha rivolto il proprio pensiero di vicinanza, insieme a quello dell’intera comunità di Laureana, anche il Parroco don Cecè Feliciano il quale ha voluto dire loro di non lasciarsi scoraggiare e di lasciarsi andare alle loro emozioni anche se queste dovessero essere, in taluni momenti ,anche di rabbia verso Dio stesso. Tuttavia li ha esortati anche ad essere solidali ed uniti tra loro in questo difficile momento ed a lasciarsi avvolgere dall’immenso abbraccio d’amore che Dio sempre rivolge ad ognuno di noi. E nel dire questo ha quindi invitato le mamme a salire sull’altare per ricevere l’abbraccio che i ragazzi della Saint Michel, visibilmente commossi, hanno voluto dare loro. Nell’abbraccio di don Gaudioso a queste mamme invece, l’abbraccio di Dio in cui una mamma particolarmente straziata dal dolore, si è soffermata a stringere e parlare con don Gaudioso….in quell’abbraccio l’urlo silenzioso di quella sofferenza che forse oggi non trova risposta ma che certo chiede forza e conforto in Colui che solo può comprenderne il bisogno.
Prima della benedizione finale anche il Centro Diocesano Vocazioni ha voluto attraverso una lettera manifestare la propria vicinanza ed il proprio sostegno attraverso la preghiera alle famiglie lì presenti dicendo loro: “…verrà il Signore nella mia vita a riportare un po’ della Sua Vita e avrà gli occhi di chi amiamo e ora non c’è più…gli occhi di Giuseppe, di Fortunato, di Marzio, di Francesco . Nulla si perde dell’amore che vi ha unito…Mai! Né lassù nel Cielo, né qua su questa terra così limitata e ferita. C’è un sempre dell’Amore…”
L’Amore non ha mai fine…da Dio nasce e a Lui ritorna… le lacrime cesseranno, il deserto finirà e lì ritornerà la Gioia.