La compagnia Dracma torna in scena con il “Menù di Re Artù” Il tema dell'alimentazione affrontato con una moderna favola
di Chiara Romeo
La Compagnia Dracma diretta da Andrea Naso, è tornata in scena con “Il menù di Re Artù”. Il ritorno, dopo quasi due anni dal debutto, è avvenuto ieri, all’auditorium comunale di Polistena. Protagonisti dello spettacolo, scritto dal testo originale del giovane attore, regista e drammaturgo Marco Zoppello, sono Tino Calabrò, Daniela D’Agostino e Stefano Cutrupi, diretti da Renzo Pagliaroto. Il tema del cibo è affrontato in modo ironico, ma riveste in sè, dietro il “sipario”, un tema di primaria importanza educativa: l’alimentazione.
La trama racconta di Re Artù, il protagonista, e dei suoi eroici cavalieri della tavola rotonda. Un remake che riflette i giorni nostri, dove in realtà questi non sono più tanto eroici come ai tempi in cui affrontavano draghi e salvavano principesse: Mago Merlino, ormai stanco e vecchio, è andato in pensione e al suo posto è subentrato il giovane e trendy Mago Merendino, cultore del fast-food, dei cibi precotti e degli alimenti confezionati. Re Artù trascorre le sue ormai sonnolenti giornate sul trono ad ingozzarsi di patatine ai gusti più strani, Lancillotto è ormai chiamato da tutti “Lanciailbiscotto”, per la sua inutile abilità nel riuscire ad ingurgitare al volo decine di biscotti ipercalorici. L’unico che mantiene un’ottima forma è il buffone di corte Nespola, il quale, essendo povero, non può permettersi tutte le leccornie che Merendino fa mangiare ai cavalieri e pertanto continua a seguire un’alimentazione semplice, basata sui piatti della tradizione del territorio e costituita da ingredienti sani, coltivati direttamente da lui. La principessa Ginevra è però stanca di vedere il suo Artù e i cavalieri diventare sempre più dipendenti dai cibi e dalle mode alimentari imposti da Merendino e grazie all’aiuto di “Nespola”, dei suoi ottimi e sani piatti e di un piccolo ma benevolo inganno riuscirà a far capire quanto sia nociva la dieta che i cavalieri stanno seguendo e a ripristinare così nel regno, una sana alimentazione.
Qui attraverso gag divertenti e personaggi esilaranti, il pubblico dei bambini viene coinvolto direttamente nella storia, portato a vedere il buon cibo come uno strumento per essere in salute, forti e coraggiosi come i veri cavalieri della Tavola rotonda.
La comicità, chiave di rappresentazione, è data dai rispettivi personaggi: Nespola, interpretato da Tino Caspanello quale servo e buffone di corte ma anche voce narrante della storia; la principessa Ginevra, interpretata da Daniela D’Agostino, in missione nel regno di Camelot per salvare regnanti e popolazione dalla moda del fastfood; altri personaggi, come il Drago e Lancillotto il “Lanciailbiscotto”, chiamato cosi per l’inutile abilità appresa grazie al cibo spazzatura; la Vecchina, impersonati a rotazione da Stefano Cutrupi, tutti al servizio di Mago Merendino.
Il pubblico, presente ed anche molto divertito e coinvolto in questa domenica, grazie anche ad indovinelli e battute, hanno potuto ripercorrere il dialetto calabrese come emblema di provenienza della dieta mediterranea. Il tutto rivolto espressamente ai piccoli spettatori, dove legumi, verdure e pesce azzurro hanno vinto sulle ricette del Mago Merendino a base di patatine fritte e succhi di frutta iperzuccherati e senza sapore.
Proprio in occasione dell’EXPO 2015, lo spettacolo è stato scelto per essere rappresentato nel padiglione Italia e Regione Calabria, per la tematica affrontata, oltre che di culto centrale dell’EXPO 2015, di primario rilievo nell’aspetto educativo. Perché la chiave comica? Per ridicolizzare e screditare la moda, tristemente affermata, del fast food. La Residenza della Piana “Del Bello perduto” con il teatro famiglie e, questa volta, con un suo spettacolo, persegue il suo impegno di cui si fa portavoce, nella diffusione della cultura teatrale. I bambini insieme alle loro famiglie, sono portati alla riflessione su argomenti che vivono quotidianamente e approfondiscono attraverso attraverso il teatro, quale strumento di comunicazione alternativa e fruibile a tutti.