Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Caso De Masi, appello contro assoluzione funzionari bancari La presunta usura contro l’imprenditore tornerà in Tribunale per volere delle procure di Palmi e Reggio

Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Una guerra infinita che da una parte vede lo strapotere delle banche con le sue appendici politiche; dall’atra un imprenditore coraggioso che da decenni lotta contro la presunta usura legalizzata degli istituti di credito. Doppiamente vittima, del sistema bancario e del potere criminale. Un imprenditore vessato anche dalla ’ndrangheta.

Uno scenario con denunce e ricorsi che ha visto due processi e alla sbarra alcuni importanti vertici e funzionari bancari. “Palmi1 “e “Palmi2” la denominazione dei processi. È la vicenda che riguarda Nino De Masi con la sua azienda e una notizia positiva per l’imprenditore che si intravede all’orizzonte.

La procura generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, rappresentata dal sostituto Giuseppe Adornato e quella di Palmi, con il sostituto procuratore Rocco Cosentino, hanno proposto appello contro la sentenza emessa dal tribunale di Palmi a fine ottobre scorso che ha scagionato 7 ex funzionari (alcuni dei quali ancora in carica) di Banca Antonveneta e Bnl.

Le due procure sostengono che il tribunale “ha completamente ignorato, con palese omessa motivazione, tutte le argomentazioni e prove indicate ed illustrate dal Pubblico ministero”. Le conclusioni dei magistrati sono molto dure: “Il tribunale ha ignorato che si tratta di un sistema ben organizzato per ottenere maggiori ricavi con l’applicazione di interessi oltre la soglia”.