Lamezia, Piccioni commenta ultimi sviluppi vicenda Sacal Preoccupazione per la costituzione della nuova società di handling e le possibili ripercussioni occupazionali.
Ci sono dei gesti che contano più di tante parole. È l’amara constatazione
di fronte al fatto che, come apprendiamo dalla stampa, martedì scorso su
richiesta dei capigruppo di maggioranza e minoranza del consiglio comunale
del Capoluogo si è svolto un incontro tra i capigruppo, il presidente del
consiglio comunale di Catanzaro Cardamone, il Sindaco Abramo e i vertici
della Sacal rappresentanti dal Presidente Colosimo e dal dg Pierluigi
Mancuso. Incontro che si è tenuto presso la sede del Comune di Catanzaro,
non negli uffici Sacal. Bene hanno fatto i colleghi consiglieri di
Catanzaro a voler vederci chiaro sulle scelte della società che gestisce il
più grande aeroporto calabrese, soprattutto in questa fase delicata legata
alla costituzione della nuova società di handling e alle possibili
ripercussioni occupazionali.
Quello che lascia l’amaro in bocca, sul quale il Sindaco dovrebbe dare
risposta a tutto il consiglio comunale, è una palese contraddizione: al
Comune di Catanzaro, che detiene circa il 10% del capitale Sacal, Sindaco e
consiglieri hanno la possibilità di parlare a quattr’occhi con il
Presidente Colosimo e il Direttore Mancuso affrontando questioni
strategiche sul futuro dell’aeroporto; a Lamezia, che detiene oltre il 20%
del capitale ed è socio di maggioranza relativa, non solo non abbiamo avuto
modo di confrontarci con i vertici della società, ma non abbiamo ancora
neppure letto la relazione semestrale del rappresentante del Comune nel Cda
Emanuele Ioná, del quale avevo chiesto l’audizione in commissione
all’indomani dell’annuncio della costituzione della società di handling.
Siamo di fronte a uno sgarbo istituzionale da parte dei vertici Sacal, nei
confronti del Sindaco e delle istituzioni lametine. E come sempre dal
Sindaco e dall’amministrazione: assordante silenzio. È così che conta
Lamezia? Il sindaco Mascaro, che nei mesi scorsi ha difeso a spada tratta
Colosimo, deve prendere atto di un dato di fatto incontrovertibile: a
Catanzaro legittimamente il presidente Sacal parla del futuro
dell’aeroporto lametino con i massimi rappresentanti istituzionali del
Capoluogo, a Lamezia l’amministrazione comunale è costretta a dire in
maniera imbarazzante “vogliamo vederci chiaro”, come se l’aeroporto non
avesse nulla a che fare con la città o il Comune di Lamezia non fosse socio
di maggioranza relativa.
Ma non sono certo questioni di bon ton istituzionale a preoccuparci. Ci
preoccupa il futuro del nostro aeroporto e il futuro dei lavoratori che
passeranno dalla Sacal alla nuova società di handling. Ho appreso dalla
stampa di quanto deliberato ieri dal CDA Sacal, in particolare per quanto
riguarda le misure per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ho già
presentato istanza formale per poter leggere le carte e conoscere nei
dettagli le decisioni assunte: in particolare ho chiesto copia del verbale
dell’ultimo Cda. Decisioni che non mi convincono nel merito. Non sarà certo
il cambio di denominazione sociale, da s.r.l. a s.p.a. la panacea di tutti
i mali e la soluzione a eventuali rischi occupazionali. Per quanto riguarda
l’impegno della nuova società a non licenziare nessun lavoratore per 5
anni, che il consiglio di amministrazione ha annunciato di inserire nel
bando per la selezione del partner handling, è evidente che la soluzione
non regge se il medesimo impegno non viene assunto anche dalla Sacal. Una
soluzione, quella prospettata dal Consiglio di Amministrazione, che non
tiene conto degli effetti sociali, in particolare in un periodo di forte
crisi come quello che stiamo vivendo: penso alle famiglie che hanno acceso
dei mutui o a chi vuole fare progetti di lungo periodo. E’ evidente che
cinque anni non sono una garanzia sufficiente e su questo, come su tanti
passaggi dell’accordo raggiunto ieri in Cda, è assolutamente indispensabile
che il consiglio comunale lametino possa discutere e pronunciarsi! Anche
alla presenza dei sindacati.
Per questo, sulla scorta della richiesta formale già avanzata insieme ad
altri consiglieri comunali, chiedo che prima possibile venga convocato un
consiglio comunale aperto e che i vertici della società Sacal, a cominciare
dal Presidente Colosimo e dal Dg Mancuso, almeno una volta ci facciano
l’onore della loro presenza. Visto che non abbiamo avuto il piacere di
vederli né nella precedente amministrazione, né con l’amministrazione del
Sindaco Mascaro che nei mesi scorsi è stato uno dei più fedeli supporter di
Colosimo, anche assumendo posizioni diverse dagli altri rappresentanti
istituzionali nel Cda Sacal. E chiediamo di conoscere la relazione
semestrale del rappresentante del Comune nel Cda, visto che sono trascorsi
8 mesi dal suo insediamento.
Vogliamo che anche nella terza città della Calabria i vertici della Sacal
discutano nella massima assise cittadina ciò di cui hanno parlato qualche
giorni fa a Catanzaro. Vogliamo conoscere se esiste un piano industriale, i
bilanci della società, le dinamiche degli accordi con Ryanair e i
contributi da parte della Regione.
Come consiglieri comunali abbiamo il diritto e il dovere di dire la nostra
sulle scelte che riguardano il futuro dell’aeroporto di Lamezia e chiedere
che tutto avvenga nella massima trasparenza e linearità, nell’interesse dei
cittadini lametini e calabresi. In una parola, “Lamezia vuole contare” su
ciò che accade all’aeroporto. Ma per davvero, non con gli slogan.