Caro Sindaco,

anni difficoltosi e privi di programmazione hanno prodotto per la nuova amministrazione una pesante eredità di problemi che oggi trovano difficile soluzione, soprattutto nell’immediato. È compito nostro, indirizzati dalla Tua sapiente guida, dare le giuste risposte ai vuoti creati nel passato e individuare anche le legittime priorità di cui la nostra Città ha urgente bisogno e che i nostri concittadini chiedono.

Spesso, nel corso delle mie giornate, ho il piacere di confrontarmi con tanti giovani – studenti o lavoratori, disoccupati o apprendisti, politicizzati e non – e noto che tutti, indistintamente, tra i tanti argomenti di discussione e di confronto, pongono particolare attenzione alla mancanza di un luogo che favorisca, individualmente e collettivamente, la crescita culturale, che dia anche il giusto spazio all’informazione e che promuova la partecipazione alla socialità, e quindi allo sviluppo comune di tutta la collettività.

Mi viene da tanti ricordato, ed io condivido in toto, come la biblioteca comunale abbia tutti questi requisiti dimostrando, quando è stata messa nelle condizioni di offrire il proprio servizio, di potere rappresentare un eccellente punto di riferimento per i tanti cittadini, i quali hanno attestato di apprezzarne il funzionamento e le iniziative, spesso di spessore, che nel tempo ha saputo offrire.

Oggi questo vitale spazio culturale risulta essere addirittura chiuso al pubblico.

Ecco, io credo che questa sia una delle priorità di cui la nostra amministrazione deve farsi carico e garantire con la giusta urgenza la riapertura al pubblico, assicurando intanto ai cittadini l’accesso al notevole materiale già in possesso e procedendo poi, ad esempio, all’organizzazione di attività legate alla promozione del libro e della lettura, alla nascita di iniziative e servizi documentari volti alla conoscenza e alla valorizzazione della storia e delle tradizioni locali, alla disponibilità di mezzi informatici e connessione alla rete, alla fornitura dei maggiori quotidiani nazionali e locali e così via.

Capisco che la carenza di personale comunale specializzato non rende facile una immediata soluzione soddisfacente, ma ritengo – anche in attesa di capire tutti insieme sul come affrontare un nuovo sistema di gestione che sia affidabile e duraturo nel tempo, sia esso pubblico, privato o di volontariato – sia necessario e non più rinviabile individuare una veloce, e anche provvisoria, definizione che renda giustizia a questa problematica che tanta e giusta insoddisfazione sta creando nella nostra comunità.

Potrebbe, a mio modesto parere, essere utile avviare da subito una ricerca tra il personale in forza all’Ente, in modo da avviarlo con rapidità ad assumere il nobile incarico di ridare voce e spazio alla lettura, all’approfondimento e alla informazione.

Sicura che te ne farai carico, Ti saluto cordialmente.

Maria Teresa Gerace

Consigliere Comunale

Partito Democratico