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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Inchiesta “Tempa rossa”, coinvolta Iam di Gioia Tauro Arruzzolo: "Attenzionare la vicenda"

Inchiesta “Tempa rossa”, coinvolta Iam di Gioia Tauro Arruzzolo: "Attenzionare la vicenda"
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“Quanto sta emergendo in Basilicata dall’inchiesta ‘Tempa Rossa’ deve essere attenzionato e analizzato in tutti i suoi particolari, soprattutto nella parte in cui viene chiamata in causa la IAM di Gioia Tauro”.
Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo del Ncd in Consiglio regionale, Giovanni Arruzzolo.
“La IAM (Iniziative ambientali meridionali) in questi anni ha svolto importanti e delicate funzioni a servizio delle comunità della Piana di Gioia Tauro, e non solo, ai fini della gestione della depurazione civile e industriale. E’ infatti – continua Arruzzolo – un’azienda in grado di governare sistemi integrati di gestione e trattamento degli scarti di processi produttivi, della loro riottimizzazione e recupero ai fini produttivi. Processi ad alto contenuto tecnologico – sottolinea Giovanni Arruzzolo – che hanno consentito alla IAM di acquisire importanti commesse da grandi aziende nazionali e multinazionali”.
“L’inchiesta ‘Tempa Rossa’, tra l’altro, ha evidenziato come scarti di fanghi industriali provenienti da quell’area, per decine di migliaia di tonnellate, siano stati conferiti alla IAM per la loro inertizzazione e l’eventuale riutilizzo. Non per alimentare facile allarmismo o legittimare sfiducia, ma appare del tutto evidente come sia ineludibile e urgente che il management dell’azienda chiarisca quale sia stata l’entità dei conferimenti, la loro effettiva o potenziale pericolosità per l’uomo e l’ambiente. Troppo spesso – evidenzia Giovani Arruzzolo – come, purtroppo, denotano numerose indagini giudiziarie, personaggi senza scrupoli hanno permesso che in Calabria si scaricassero rifiuti altamente tossici mettendo a rischio la salubrità delle falde acquifere e inquinando terreni immacolati. Un comportamento, questo, non dissimile da quanto avviene in numerosi stati africani o nella ‘terra dei fuochi’, insostenibile però con la storia e la civiltà del nostro Paese. Ecco perché, sinceramente preoccupato, ho chiesto ufficialmente al presidente della quarta Commissione ‘Ambiente’, il collega Domenico Bevacqua, di avviare le opportune iniziative per tenere una seduta ad hoc dell’organismo in una città della Piana di Gioia Tauro, aperto ai rappresentanti delle istituzioni locali, alle associazioni imprenditoriali, a quanti desiderano vivere in un ambiente sicuro, per dissipare ogni dubbio sulla ipotesi di reato formulata dai giudici lucani. Non si tratta qui di svolgere alcun duplicato dell’inchiesta, ma di avere cognizione ed eventuale riscontro che la IAM ha ben operato senza mettere a repentaglio la salute dei cittadini pianigiani”.