“A Gioia Tauro violati in Consiglio diritti minoranza” Dura accusa di Renato Bellofiore, Capogruppo di Cittadinanza Democratica
Il Consigliere di Cittadinanza Democratica avv. Renato Bellofiore, dopo
aver più volte ribadito con apposite missive la sua estrema contrarietà al
modus operandi tenuto dall’Amministrazione in relazione alla corretta
convocazione del Consiglio Comunale (non occorre sottacere quanto accaduto
già nel Consiglio Comunale del 19 Agosto scorso laddove analoga richiesta
di rinvio per mancato rispetto della normativa vigente è stata bellamente
ignorata per comportare, dopo pochi mesi, il ricorso del Ministero
dell’Interno ed il totale annullamento da parte del Tar di Reggio Calabria
della delibera relativa alle determinazione delle aliquote comunali) ha
fatto recapitare questa mattina una sua comunicazione, indirizzata al
Presidente del consiglio, al Ministero dell’interno ed alla Prefettura
oltre che a tutti i consiglieri comunali, con la quale ribadiva ancora una
volta la richiesta di rinvio dell’odierna seduta per violazione della
normativa primaria (*art.174 t.u.e.l.* che prevede la comunicazione a tutti
i Consiglieri del deposito dello schema di bilancio, degli allegati e
del *parere
dei revisori dei conti almeno 20 giorni*prima della seduta del consiglio
comunale nel mentre detto parere non era presente agli atti depositati ed è
stato rilasciato all’avv. Bellofiore soltanto su sua apposita richiesta in
data 6 Aprile u.s. ) e secondaria (*art. 4 commi 6 e 7 regolamento
contabilità generale* del Comune di Gioia Tauro) che disciplinano le
modalità di formazione del bilancio di previsione dell’Ente.
Nello specifico il Consigliere di minoranza, riservandosi ogni più
opportuna azione giudiziaria a tutela delle ragioni, incredibilmente
calpestate, dell’unica opposizione in Consiglio nel silenzio di tutti i
rappresentanti eletti, lamentava e lamenta la violazione dei termini di
legge per il deposito del parere dei revisori dei conti e la impossibilità
del medesimo di poter presentare proposte di emendamenti ritenuti
necessari nelle forme previste dalla normativa e cioè nei 10 giorni
successivi alla comunicazione del parere.
Orbene se il parere è stato comunicato al Consigliere di minoranza soltanto
in data 6 Aprile 2016 ed il Consiglio Comunale è stato tenuto in data
09.04.2016 risulta evidente ed addirittura lampante lo spregio alla
normativa appena sopra richiamata che, se anche non conosciuta, è stata
rilevata, illustrata e comunicata per tempo con posta certificata
all’intero Consiglio, alla segreteria generale dell’Ente, al Prefetto, alla
Corte dei Conti ed al Ministro dell’Interno quali organi di controllo della
regolarità e legittimità dell’operato e degli atti di un’amministrazione
comunale.
E’ appena il caso di ricordare che la impossibilità di predisporre
emendamenti allo schema di bilancio di previsione (chiedendo, per esempio e
per attenerci al concreto, perchè per alcuni debiti fuori bilancio –
riconosciuti e liquidati da codesta amministrazione – i revisori hanno
lamentato la mancata trasmissione della relativa documentazione alla Corte
dei Conti per l’accertamento di eventuali responsabilità erariali) priva
il consigliere comunale (specie quello di opposizione) del diritto di porre
in luce gli aspetti critici delle politiche pubbliche programmate dalle
forze di maggioranza e svilisce finanche la logica dell’alternanza
democratica della quale si nutre la vita di un ente locale.
Non intendendo comunque legittimare in alcun modo tale inconcepibile modus
il consigliere Bellofiore non ha partecipato all’assise comunale.
Il Capogruppo di Cittadinanza Democratica
Avv. Renato Bellofiore