Lamezia Terme, Piccioni su bando servizio mensa Ecco una parte del suo intervento: "Da Gullo mancanza di rispetto verso commissioni e mamme del Comitato"
La brusca accellerata della giunta Mascaro nella pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del servizio mensa nel prossimo triennio, avvenuta negli ultimi giorni, rischia di vanificare il lavoro che in questi mesi abbiamo realizzato insieme a tutti i consiglieri comunali della III e IV Commissione, sollecitati da tante mamme della nostra città: da quelle del coordinamento locale “Cambiamo la mensa”, che da oltre un anno stanno portando avanti una battaglia innovativa e di grande importanza per la salute dei nostri figli, alle tante altre che fanno parte dei “comitati mensa” interni alle scuole e che ogni giorno a titolo volontaristico svolgono una fondamentale attività di controllo assaggiando il cibo che viene servito.
All’assessore Gullo dico che così non va. Mercoledì scorso la quarta commissione consiliare aveva approvato a larghissima maggioranza un documento, frutto di numerosi incontri con le commissioni mensa di tutti gli istituti comprensivi del territorio e con le referenti Sian dell’ Asp di Catanzaro, in cui si proponevano all’amministrazione alcuni punti da inserire nel capitolato allegato al bando di gara per l’affidamento del servizio mensa. Si trattava di proposte concrete per migliorare la qualità del servizio e offrire ai nostri figli un’alimentazione più equilibrata e corretta. Nemmeno quarantotto ore dopo abbiamo visto pubblicato sull’albo pretorio il bando di gara per il servizio.
E’ questo il rispetto che l’assessore Gullo ha delle commissioni consiliari? Sono questi i frutti della tanto sbandierata capacità di ascolto di questa amministrazione? E’ veramente paradossale che a questa amministrazione prenda la febbre di andare veloce solo quando ci sono istanze della società civile da accogliere e valutare. Ed è incredibile che l’assessore della giunta Mascaro non tenga in considerazione il lavoro che anche tanti consiglieri di maggioranza hanno portato avanti in questi mesi per recepire le richieste delle mamme del coordinamento.
Dalla presidente Maria Grandinetti ai consiglieri di Lamezia Unita e di Cac, all’UDC ai consiglieri vicini a Pasqualino Ruberto ci siamo trovati tutti concordi nel raccogliere le proposte di un gruppo di mamme della nostra città, che hanno sensibilizzato anche qui a Lamezia l’opinione pubblica sui temi portati avanti a livello nazionale dal comitato presieduto dal dottor Franco Berrino. L’amministrazione Mascaro invece ha risposto picche e nel giro di poche ore ha pubblicato il bando, senza attendere la trasmissione del documento approvato dalla commissione.
Certo prendiamo atto con piacere che alcuni punti per cui ci siamo battuti sono stati inseriti: penso alla prescrizione sui cibi a “km zero”, sui prodotti freschi e all’indicatore percentuale nella misura dell’80% di frutta, verdura e ortaggi di stagione e di produzione locale.
Siamo alle solite. Anche su questa questione emerge uno dei grandi limiti di questa amministrazione: l’incapacità di interlocuzione politica, anche con gli stessi esponenti della maggioranza, che riduce l’azione amministrativa a un semplice compito tecnico da svolgere, quasi per togliersi il pensiero prima possibile.
Quella della mensa è una questione sulla quale abbiamo lavorato in grande sintonia in questi mesi, tutti i consiglieri di minoranza e di maggioranza, confrontandoci in commissione con le mamme del coordinamento che come amministratori ringraziamo per aver risvegliato la nostra attenzione su un tema fondamentale per la salute dei nostri figli. Leggendo il capitolato al bando di gara purtroppo constatiamo che solo pochissimi punti del documento approvato mercoledì in commissione sono stati recepiti. Giusto per fare qualche esempio: nel menù proposto sono ancora previste proteine animali 4 giorni su 5; non vengono eliminati gli insaccati; non si parla di menù alternativo per dare la possibilità di usufruire del servizio alle stesse condizioni degli altri per chi ha fatto una particolare scelta etica o religiosa; non sono previste premialità per le ditte che propongono lo sporzionamento dei pasti nelle scuole provviste di locali idonei o che investono per rendere i locali idonei allo sporzionamento.
Chiedo all’assessore Gullo di rimediare prima possibile, dando indirizzo politico ai dirigenti di modificare il capitolato del bando e inserire i punti del documento approvato dalla commissione. Se l’assessore Gullo non vuole farlo per il “naturale” rispetto del lavoro delle commissioni, lo faccia per rendere merito al lavoro che tante mamme della nostra città stanno portando avanti con passione e determinazione. Anche da questo capiremo se la disponibilità all’ascolto di questa amministrazione è reale o è uno dei tanti “slogan” che ormai hanno perso ogni appeal.