Gli studenti del Classico di Cittanova a Sibari Visita al Museo della Sibaritide e al Museo internazionale della memoria
di Elisa Morani
Lo scorso sabato, alcuni studenti delle classi seconde, terze e quarte del Liceo Classico “V. Gerace” di Cittanova, si sono recati in gita a Sibari, dove hanno visitato il museo della Sibaritide. Nel museo, che ospita al suo interno reperti che risalgono dall’era protostorica della Magna Grecia fino alla civiltà romana, gli alunni hanno avuto la possibilità di scoprire e meravigliarsi di fronte alla bellezza di antichi vasi, frammenti di terracotta, oggetti funerari, statuette votive, statue, oggetti chirurgici, capitelli di colonne ioniche e un mosaico di arte romana. Sibari è un’antica colonia fondata nella seconda metà dell’VIII sec. a.C. dagli Achei del Peloponneso, poiché sorgeva sulle rive del fiume Crati e del Sibari che rendevano il territorio fertile, era diventata una città molto fiorente, ma nel 510 a.C. si ebbe la distruzione violenta della città da parte della città rivale di Crotone. Successivamente la città rinacque con il nome di Turi e durante la dominazione romana cambiò il suo nome in Copia. I Sibariti erano inoltre amanti del vino ed erano soliti fare banchetti.
Nel pomeriggio gli studenti, si sono recati al Museo internazionale della memoria, una riproduzione del campo di internamento di Ferramonti di Tarsia, in cui erano detenuti ebrei e non, famoso perchè nessuno degli internati fu vittima di violenze o fu direttamente deportato in Germania. Al contrario, le autorità del campo non diedero mai seguito alle richieste tedesche. Ferramonti infatti non fu quindi in alcun modo un campo di transito per i lager tedeschi. Gli internati potevano ricevere dall’esterno posta e cibo e, all’interno del campo, godettero sempre della libertà di organizzarsi eleggendo propri rappresentanti, di avere un’infermeria con annessa farmacia, una scuola, un asilo, una biblioteca, un teatro e dei propri luoghi di culto. Il campo fu liberato dagli inglesi nel settembre del 1943. Gli studenti hanno avuto modo di conoscere questa realtà storica attraverso la mostra fotografica allestita all’interno del Museo.