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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Terranova si prepara a festeggiare il Crocefisso Il 3 maggio la processione della venerata statua lignea recentemente restaurata

Terranova si prepara a festeggiare il Crocefisso Il 3 maggio la processione della venerata statua lignea recentemente restaurata
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di Vicky Iaria, Nicola Luvarà e Ilenia Ocello

Nei giorni 1, 2 e 3 maggio, a Terranova Sappo Minulio, verrà celebrata la festività considerata di maggior pregio dalla comunità, che supera, per importanza, tutte le altre: il SS. Crocifisso. In particolare, durante la seconda giornata, dopo la messa delle ore 11, seguirà la discesa ed esposizione della Croce sulla “vara”. Alle 20.30, quindi, avrà luogo la prima processione dal Santuario alla Chiesa Matrice, mentre il giorno successivo, dopo la messa, intorno alle ore 12, la miracolosa Effigie passerà per le vie cittadine a benedire ogni dimora. Al rientro al Santuario vi rimarrà esposta fino al 26 maggio, quando verrà ricollocata sull’altare.

Secondo la tradizione, nel XV secolo, quando i Saraceni invasero la Calabria, proprio in questo paese avveniva un fatto inaudito. I Saraceni, avendo saputo che presso la Porta del Vento sorgeva il tempio detto “la Giudecca”, dove veniva onorata con grande devozione una miracolosa immagine del SS.Crocifisso, decisero di disfarsene dandola alle fiamme; una rossa fiamma, come di sangue, illuminò quel luogo, mentre i sacrileghi, presi di spavento, si diedero alla fuga per l’improvvisa scossa di terremoto, avvenuta verso le ore 21, del 27 marzo 1638.

Dopo parecchio tempo, in un villaggio chiamato Molochiello, gli abitanti notarono che, in mezzo ad una folta siepe, vi erano due lumi accesi e il prodigio si ripetè per ben tre sere di seguito. Giunsero quindi  le autorità che, impossibilitate a vedere a causa della siepe, decisero di darle fuoco. Ma la loro sorpresa fu grande nel vedere dividersi le fiamme, lasciando illesa la parte dove si trovavano i due lumi e, spentosi il fuoco, scoprirono la statua del SS. Crocifisso, rimasta intatta nonostante il rogo. La notizia fu portata alla città di Terranova, dove si improvvisò una solenne processione, rilevando la sacra immagine e portandola in trionfo alla chiesa Madre. Ma, il giorno seguente, la gente ritornata in chiesa a venerare la statua, non trovò più il Crocifisso. Si narra, dunque, che, giunti al luogo del ritrovamento, videro il Salvatore e capirono che Lui voleva essere là onorato; quindi si diedero all’opera per l’edificazione di un tempio che chiamarono “della Giudecca”. Ma il terremoto del 5 febbraio del 1783 distrusse completamente la chiesa e i superstiti del terribile flagello si diedero alla ricerca della portentosa Croce, che fu rinvenuta intatta sotto quelle rovine e portata nella piccola chiesa delle Grazie. Da quell’epoca ad oggi, ogni anno si celebrano questi prodigiosi eventi i primi tre giorni di maggio.

Il Crocifisso di Terranova, è stato interessato, dallo scorso novembre, dai lavori di restauro, che nei giorni scorsi sono stati completati e la cui presentazione si è tenuta proprio ieri a Terranova.