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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Ospedale Gerace, Varacalli scrive alle Istituzioni Chiesto un intervento saggio e risolutivo

Ospedale Gerace, Varacalli scrive alle Istituzioni Chiesto un intervento saggio e risolutivo
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Con una lettera inviata ai Commissari dell’Azienda Sanitaria Provinciale n°5 di Reggio Calabria, al Commissario per il Piano di rientro, Scura, ed al Presidente della Regione, Oliverio, il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, torna energicamente – e senza risparmiare critiche – sulla annosa vicenda del mancato utilizzo dell’Ospedale di Gerace. Stamane, infatti, il primo cittadino ha inviato una lettera alle predette autorità. Questo il testo:

“L’inspiegabile, vergognoso e scandaloso caso del mancato utilizzo della struttura sita in Gerace (RC), in “Largo Piana”, destinata ad Ospedale Geriatrico, per Lungodegenza e Riabilitazione, non può non colpire le Vostre sensibilità ed il Vostro senso del dovere, l’obbligo morale, politico e legale che impongono – comunque – un intervento saggio e risolutivo. La struttura, completata ormai da 18 anni, costata 9 miliardi del vecchio conio; che ha comportato 2 milioni di euro di danno erariale accertato dalla Corte dei Conti, collaudata, è ancora oggi irresponsabilmente abbandonata al suo destino quasi a testimoniare come si possa sperperare tranquillamente denaro pubblico senza che ciò interessi minimamente chi – invece – avrebbe il dovere di intervenire. E’ come se in questa inspiegabile vicenda si fosse insinuata un’inconcepibile, una testarda volontà istituzionale (per motivi che ancora ci sfuggono) di lasciare inutilizzata la struttura che avrebbe dovuto accogliere il nuovo Ospedale già perfettamente funzionante, per 23 anni, in un edificio comunale (Palazzo Sant’Anna) non più adeguato alle accresciute esigenze. Il nuovo immobile, completato nel 1998, proprietà a suo tempo obbligatoriamente trasferita alla Regione, va deteriorandosi di anno in anno mentre le istituzioni competenti continuano a decidere di non decidere: nemmeno in direzioni diverse da quelle sanitarie che eviterebbero, comunque, l’inarrestabile ed irreversibile deterioramento della struttura. Tante, già anche nelle precedenti consiliature comunali geracesi, le iniziative tese a sollecitare una soluzione. Convinta che l’Ospedale di Gerace abbia rappresentato, in passato, un punto di riferimento della Geriatria nazionale e che esso debba essere considerato un presidio al servizio non di Gerace ma di tutta la Locride ed anche della Calabria, l’Amministrazione Comunale che mi onoro di presiedere, da anni conduce – anche insieme con numerosissime Associazioni – una seria, corretta e decisa battaglia per porre fine al vergognoso caso. Lo scorso anno la Giunta Comunale di Gerace con proprio atto ha chiesto al nuovo Commissario Straordinario per il piano di rientro, al Presidente della Regione, all’allora Commissario Straordinario dell’Asp reggina nonché al Ministro della Salute, di dare seguito alla delibera a suo tempo adottata dal precedente commissario dell’Asp 5, Francesco Sarica che aveva deciso di utilizzare la struttura geracese: un modulo di RSA medicalizzata; tre moduli per anziani; uno per demenze tipo Alzheimer; uno per disturbi del comportamento alimentare ed uno di riabilitazione extra ospedaliera a ciclo continuativo; complessivamente 140 posti letto. (Delibera che qui si allega in copia)”. Alla luce di tutto ciò, il Sindaco Varacalli chiede “Che venga data pratica attuazione a quel deliberato e che la struttura di “Largo Piana”, a Gerace, venga proficuamente utilizzata tornando, così, a garantire adeguati servizi all’utenza calabrese che tanto avverte la necessità”. In ultima analisi, chiede che “Le autorità competenti valutino l’opportunità di cedere a questo Comune la proprietà della struttura stessa in modo che quest’Ente possa disporne un adeguato utilizzo dagli auspicabili risvolti socio-economico-occupazionali. Si porrebbe, così, anche fine all’agonia – voluta da inspiegabili complicità – di un’opera concepita e realizzata secondo tecniche d’avanguardia grazie soprattutto alla lungimiranza dell’Amministrazione Comunale del tempo”.