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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Gioia, LCV Capital al centro della conferenza dell’Authority Il commissario straordinario ha illustrato le ragioni, a suo dire insensate, legate alla decisione dell'azienda di auto statunitense di limitare l’investimento alla sola regione Puglia

Gioia, LCV Capital al centro della conferenza dell’Authority Il commissario straordinario ha illustrato le ragioni, a suo dire insensate, legate alla decisione dell'azienda di auto statunitense di limitare l’investimento alla sola regione Puglia
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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – Gran parte della conferenza stampa indetta ieri mattina dall’Authority ha ruotato intorno all’azienda di auto statunitense che ha deciso di limitare l’investimento alla sola regione Puglia. Il Commissario straordinario nell’aprire l’argomento si è lasciato sfuggire un “per ora” lasciando forse intravedere qualche spiraglio, salvo poi esibire la lettera inviata da tale Lodovico De Visconti di LCV Capital in cui vengono spiegati i motivi maturati in extremis che hanno portato al dietrofront.

“Lamentano delle autentiche falsità” – sostiene senza mezze parole Agostinelli. Nella missiva, inoltrata a tutti i soggetti interessati, il rappresentante del fondo americano evidenzia in primis i presunti limiti oggettivi degli strumenti di attrazione disponibili, in particolare quelli del Contratto di Sviluppo, che nei dieci mesi trascorsi dall’inoltro della domanda mal si applicherebbero alle peculiarità di start up.

Gli Yankee, pur comprendendo la necessità di un’attenta valutazione, sembrano non avere tempo da perdere e mal digeriscono le tempistiche oltremodo lunghe e ancora incerte dell’esame del dossier, non compatibili con le dinamiche tipiche di un progetto così articolato.

Da averne perso il filo? Il papello introduttivo parla di un crescente senso di preoccupazione e di fiducia deteriorata (figurarsi quella dei calabresi!) che solleverebbe legittimi dubbi negli investitori sull’effettiva cantierabilità del progetto. Nel frattempo, qualcuno dei presenti in sala comincia a pensare al celebre film in cui Totò vende la fontana di Trevi ad un turista … il documento continua prendendo atto che le condizioni inizialmente ipotizzate per il sito Isotta Fraschini sono cambiate in modo significativo.

A loro dire, i costi di realizzazione e sistemazione dei capannoni sarebbero dovuti essere a carico della Regione. Parliamo di 15milioni di euro. Inoltre, l’area necessiterebbe di ingenti lavori infrastrutturali, con tempi di realizzazione indefiniti. E infine, la gran cassa, sarebbero venuti tardivamente a conoscenza dell’esistenza di un precedente vincolo di assegnazione ad altra azienda (la ditta Ventura) di una parte del capannone esistente, ancora in essere.

“La circostanza che l’area fosse parzialmente occupata – spiega il Commissario – era perfettamente chiara in tutti gli atti che possiamo esibire. Addirittura, in una mail è Invitalia che lo comunica alla società investitrice dicendo che il capannone Isotta era un punto di forza. A livello locale, eravamo pronti a stipulare la concessione demaniale marittima: carta canta! I loro tecnici hanno effettuato misure fino al giorno prima.

Abbiamo lavorato su faldoni di richieste, planimetrie: il nostro compito era quello della progettualità di un capannone dove sarebbe stata spostata la ditta Venturi e la sistemazione dei piazzali. Ogni cosa da parte nostra è stata fatta a tamburo battente, devo salvaguardare i miei progettisti, tecnici, avvocati ai quali va un plauso. Probabilmente, quel sito andremo a riqualificarlo lo stesso, e poi si vedrà”.

Agostinelli ricostruisce infine l’iter relativo alla concessione: “era una pratica fatta istruire da tempo, il 6 novembre scorso l’ho trovata nella scrivania ferma perché in attesa di essere portata in sede di Comitato portuale. Avrei dovuto denunciare io tutti e chiedere chi fossero questi americani”. Oggi il premier Renzi sarà a Reggio, cosa vuole chiedergli? “Se riuscirò a vederlo gli parlerò di Gioia, ma avrà più probabilità Oliverio e so che nel patto della Calabria, al primo posto per la Regione c’è il bacino di carenaggio”.