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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Interrogazione di Caridi (FI) su disoccupazione giovanile Chiesto spiegazioni al Governo in merito al divario esistente tra Nord e Sud

Interrogazione di Caridi (FI) su disoccupazione giovanile Chiesto spiegazioni al Governo in merito al divario esistente tra Nord e Sud
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Ho presentato un’interrogazione a risposta orale al Presidente del
Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca mettendo, ancora una volta, in risalto i dati sconcertati
della disoccupazione giovanile in Italia, con particolare riferimento alla
Calabria.

Prendendo in considerazione la fascia di giovani dai 15 ai 24 anni il tasso
di disoccupazione in Italia ammonta al 36,7% con il “primato” negativo
della Calabria che registra il tasso di disoccupazione giovanile più alto
dell’Unione Europea, secondo Eurostat, con il 65,1%.

Almalaurea, il 27 Aprile 2016, ha presentato un nuovo Rapporto su Profilo e
Condizione occupazionale dei laureati, in cui si evidenzia il netto calo di
immatricolazioni nelle università del mezzogiorno con una percentuale molto
alta di giovani che non riescono a trovare un’occupazione, nell’anno
successivo alla laurea.

Questa condizione influisce negativamente sul crescente flusso di mobilità
entro i confini nazionali, tenendo conto, inoltre, di un indice di
gradimento infrastrutturale molto basso all’interno degli atenei
meridionali.

La mia interrogazione è volta a comprendere quali siano le misure adottate
dal Ministro, di concerto con il Governo, per arginare una drammatica
situazione.

Colmare le differenze strutturali fra Nord e Sud aiuterebbe la fascia
giovanile, con particolare riferimento agli studenti meridionali, che
avrebbero la necessità di veder attuati progetti integrati fra tutti gli
atenei del nostro paese, con la finalità di arginare il fenomeno della
mobilità interna.

Chiaramente i dati dovrebbero allarmare il Governo nel vedere: la Calabria
arrancare nelle immatricolazioni in netto calo; il flusso di mobilità entro
i confini nazionali in continuo aumento; il tasso di disoccupazione
giovanile calabrese, più alto di tutta l’UE.

Se così non fosse non ci sarebbe la presa di coscienza governativa
nell’adottare misure straordinarie per arginare il fenomeno negativo,
confermando l’ennesima svista madornale di un Governo non attento ai
giovani, futuro del domani.

Da condannare la sfrontatezza del primo cittadino di Reggio Calabria nel
sottolineare, parlando di scuola e alternanza scuola-lavoro, che “la
ricreazione è finita, come fosse una chiamata alle armi”; con la freddezza
delle statistiche che crudamente evidenziano il palcoscenico meridionale e
calabrese soprattutto, sarebbe d’obbligo, per il governo nazionale e
chiaramente regionale e comunale, porsi con umiltà dinnanzi alla gente che
ha preso contezza delle scelleratezze di questa sinistra.

Il Cna, infine, nel rapporto sulle imprese, evidenzia inesorabilmente un
dato sconcertate riguardante i contesti amministrati dal Partito
Democratico; maglia nera, ancora una volta, a Reggio Calabria tra le più
tassate d’Italia mentre uno spiraglio di luce si ha con le gestioni di
centrodestra a Gorizia, Arezzo e Belluno.