Ad “Uno Mattina” il caso della morte di Cloe Grano La bambina cosentina è morta due anni fa all’ospedale Santobono di Napoli
Domani, nella trasmissione Uno Mattina in onda su RAIUNO, si parlerà della vicenda che riguarda il decesso avvenuto per invaginazione della piccola bambina cosentina, Cloe Grano, avvenuta due anni fa all’ospedale Santobono di Napoli.
Ospiti della trasmissione saranno Dino Grano, papà della bambina, che all’epoca dei fatti aveva solo quattro mesi e mezzo, e il legale che li tutela nel procedimento giudiziario avviato su denuncia dei genitori, avvocato Ferdinando Palumbo.
La vicenda colpì le sensibilità della nazione intera, anche per il gesto dei genitori di donare gli organi della piccola Cloe. Dino ed Editha Grano, mamma e papà della bambina, denunciarono subito quanto accaduto al commissariato partenopeo, proprio come fecero anche a Cosenza. Fu il padre a denunciare il presunto caso di malasanità e a chiedere subito giustizia per la figlia in fin di vita.
I genitori di Cloe avevano portato per ben quattro volte la bimba sofferente all’Annunziata di Cosenza, ma i medici presenti li avevano sempre rimandati nella loro casa di Rende, fino a quando la situazione è precipitata e la piccola ha avuto un arresto cardiaco. Cloe ha cercato di aggrapparsi alla vita e solo allora i sanitari dell’ospedale bruzio disposero il trasferimento in ambulanza nel nosocomio di Napoli.
Cloe era la prima figlia di Dino ed Editha, la loro unica ragione di vita, come ha ripetuto più volte il papà. Oggi, non rimane che sperare nella giustizia e nel riconoscimento della colpevolezza dei medici dell’Annunziata, che affronteranno l’udienza di fronte al GIP del Tribunale di Cosenza il prossimo 18 luglio.