Reggio, incontro su Santi italo-greci e tradizione iconografica Promossa dal Museo diocesano
Mercoledì 25 maggio h 18,00, in Arcivescovado Sala Ferro, il prof. Daniele Castrizio (Università di Messina), parroco ortodosso della chiesa di San Paolo dei Greci e il maestro Sergej Tichkonov, iconografo, interverranno sul tema I Santi italo-greci e la tradizione iconografica, con particolare riferimento alla collezione di icone esposta nel Museo dei santi italo-greci di recente istituzione a Staiti. Nei decenni successivi all’editto di Leone III l’Isaurico (726 d.C.), che propugnava l’iconoclastia, una moltitudine di asceti basiliani abbandonò le regioni della Siria e della Palestina, la Cappadocia, il Peloponneso, le pendici del Monte Athos, per trovar rifugio nel Mezzogiorno d’Italia, in zone aspre e inospitali, con l’intento di estranearsi dal mondo e vivere in preghiera. Con riferimento all’attuale provincia di Reggio Calabria, centri quali, per citarne alcuni, Taureana, Melicuccà, Seminara, Bivongi ospitarono mistici che trasformarono quei territori in luoghi di spiritualità di straordinario interesse: ciò almeno fino all’XI secolo quando, in seguito alla conquista normanna della Calabria e alla conseguente “latinizzazione” del Mezzogiorno, il monachesimo greco si avviò al declino, scomparendo definitivamente nel XV secolo.
La conferenza è promossa dal Museo diocesano nell’ambito degli eventi che accompagnano la Mostra I santi Arcangeli Michele e Gabriele, inaugurata il I febbraio scorso. Nell’occasione sarà disponibile il catalogo della Mostra edito da Laruffa: il volume, a cura di Lucia Lojacono, direttrice del Museo, riunisce i preziosi contributi di Giorgio Leone (Roma, Gallerie Nazionali d’Arte Antica) e Daniele Castrizio (docente Università di Messina) e le relazioni del restauro condotto presso la Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio della Calabria nel 2012.
In occasione della Mostra, visitabile fino al 31 maggio 2016, arte e storia, iconografia e restauro dell’icona dei Santi Arcangeli Michele e Gabriele, appartenente all’Opera Antoniana delle Calabrie, sono per la prima volta illustrati al pubblico e l’opera offerta a una fruizione allargata e condivisa.
Mercoledì 25 maggio, al termine della conferenza, sarà proposta una visita guidata alla Mostra.