Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Ergastolo per l’ex dittatore del Ciad colpevole di crimini di guerra e contro l’umanità E 'la prima volta che un autocrate africano è condannato per reati così gravi in ​​un tribunale locale

Ergastolo per l’ex dittatore del Ciad colpevole di crimini di guerra e contro l’umanità E 'la prima volta che un autocrate africano è condannato per reati così gravi in ​​un tribunale locale
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Il tribunale speciale africano riunito a Dakar per giudicare l’ex presidente del
Ciad Hissène Habré, in carica dal 1982 al 1990, anno in cui fu deposto, lo ha condannato
all’ergastolo per criminidi guerra e contro l’umanità. Per la corte, è stato autore
fra l’altro di stupri e torture. Habré, rifugia osi in Senegal, venne arrestato
nel 2013. Hissène Habré è sospettato di essere responsabile della morte di migliaia
di persone, il numero esatto è sconosciuto. Nel novembre 1990, poco prima del rovesciamento
del suo regime, 300 detenuti politici sono stati sommariamente giustiziati. Nel gennaio
1992, dopo il rovesciamento di Habré, diverse fosse comuni sono state scoperte a
25 km dalla capitale, le tombe contenevano gli scheletri di 150 detenuti giustiziati
dalla famigerata polizia politica. La relazione della commissione d’inchiesta riconosce
circa 80.000 orfani prodotti dal terrore del regime di Habre. Alcuni procedimenti
giudiziari sono stati intentati contro di lui in Belgio in applicazione della legge
di competenza universale che, sebbene abrogata nel 2003, si applica in questo caso
preciso (alcuni denuncianti avevano nel frattempo acquisito la nazionalità belga).
Un mandato d’arresto internazionale, insieme ad una richiesta d’arresto immediato,
è emesso dai giudici belgi il 19 settembre 2005 e trasmesso alle autorità senegalesi.
Dopo il suo arresto il 15 novembre ed una sorveglianza a vista di qualche giorno,
Hissène Habré è stato rilasciato, la giustizia senegalese si è dichiarata alla
fine incompetente e il caso portato dinanzi all’Unione africana. Nel luglio del 2006
il Senegal ha ricevuto un mandato dall’Unione Africana per processare Hissène Habré
per crimini contro l’umanità, crimini di guerra e tortura. Il Senegal ha quindi
iniziato una serie di riforme in ambito legislativo ed ha adottato un emendamento
alla costituzione per poter giudicare l’anziano dittatore del Ciad. Le autorità
senegalesi hanno tuttavia sospeso i procedimenti giudiziari in atto fino a quando
la comunità internazionale e l’Unione Africana si saranno fatte carico dei fondi
destinati al processo, stimati in 27,4 milioni di euro. Il 15 agosto 2008 è stato
condannato a morte in contumacia per crimini contro l’umanità da un tribunale di
N’Djamena. Per la prima volta un presidente africano, osserva Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”, è stato giudicato nel continente africano dai
giudici in base al principio di giustizia universale e grazie alla perseveranza delle
sue vittime, in quanto “Orchestratore della repressione nel Ciad, dove impunità
e terrore dettavano legge”. Con queste parole Gberdao Gustave Kam, magistrato del
tribunale speciale di Dakar, lo ha condannato all’ergastolo. Una sentenza accolta
con soddisfazione in aula da vittime e militanti per i diritti umani.