Iam, si dimette l’amministratore delegato Mallamaci L'azienda che gestisce il depuratore di Gioia Tauro è finita di recente nelle indagini della Procura di Potenza per smaltimento illecito di rifiuti pericolosi
GIOIA TAURO (RC) – Domenico Mallamaci si è dimesso da amministratore delegato della Iam Spa, la società che gestisce il depuratore di Gioia Tauro, finita nelle indagini della Procura di Potenza, per essere stata una delle società presso le quali sarebbero state smaltite quasi 28mila tonnellate di rifiuti pericolosi, scarti dell’estrazione di petrolio in Basilicata, ai quali sarebbero stati cambiati i codici Cer e poi trasferiti a Gioia Tauro, come normali rifiuti.
La decisione di Mallamaci è stata comunicata dallo stesso, attraverso una lettera rivolta ai dipendenti:
Formulo la presente per comunicarVi, personalmente, le mie dimissioni dalla carica occupata nella Società IAM SpA.
La decisione presa è stata difficile, in quanto questa Società, continuo ad affermarlo, è un esempio di buona gestione e rispetto per l’ambiente, e chiunque sarebbe orgoglioso di dirigerla.
Posso dirvi in piena coscienza che dalla IAM non avete nulla da temere. Tutte le tecnologie più avanzate, grazie anche all’attenzione dimostrata dalla proprietà, sono sempre state impiegate per la salubrità pubblica. Obiettivi centrati grazie anche alla crescente professionalità della “squadra IAM”, comprensiva dei consulenti, che con dedizione e impegno mi ha seguito in questi anni, i loro visi faranno sempre parte dei miei ricordi.
Oggi, per motivi personali, non posso dedicarmi a tempo pieno alla Società e, quindi, sento il dovere di lasciare il posto a chi potrà seguire la IAM totalmente.
La decisione era già in itinere da almeno un anno, ma le vicende societarie degli ultimi mesi mi avevano “convinto”, per senso di responsabilità, che non era il momento di fare passi indietro. Ora, che la realtà dei fatti è stata ristabilita, sento che è venuto il momento di lasciare.
Voglio quindi ringraziare : le Amministrazioni Comunali, che si sono succedute in questi anni, dei comuni serviti dall’impianto e soprattutto quello di Gioia Tauro, nonché gli organismi di controllo (Arpacal, Noe, Corpo Forestale, Capitaneria di Porto, Polizia Provinciale), per il confronto istituzionale, leale e serio, con cui si sono sempre dibattute le problematiche inerenti la nostra gestione; la stampa locale, sia cartacea che on line, con i suoi rappresentanti, Michele Albanese, Domenico Latino, Gioacchino Saccà, Lucio Rodinò, Michel Dessì e tutti gli altri per essersi messi sempre a confronto con le vicende societarie della IAM, per aver dato il giusto spazio e risalto alle problematiche ambientali ed aziendali, per aver ascoltato la mia opinione in merito a tutto ciò che si contestava alla Società, per aver contribuito ad indirizzare “le voci” verso la verità dei fatti; il Comitato del Quartiere Fiume per essersi sempre posto come pungolo per continui miglioramenti e ricerche nel settore, “le vostre urla” hanno contribuito a non farci mai credere arrivati negli obiettivi di miglioramento. Il confronto, anche se spesso duro, serve sempre a far crescere, e la IAM è diventata, passando attraverso tutte queste vicissitudini, un modello di azienda. Le vostre esternazioni, spesso contro la mia persona, non mi hanno fatto mai sentire attaccato come uomo. Ho sempre capito e rispettato il vostro disorientamento, tramutato in rabbia, mentre ricercavate il perchè di tanti avvenimenti, ma, credetemi, la IAM sinora ha sempre operato aiutando l’ambiente e mai offendendolo.
Ho concluso il mio mandato da A.D. della IAM SpA, portandomi come “bagaglio” un arricchimento professionale ed umano notevole, che mi sarà d’aiuto in tutte le situazioni che la vita mi riserverà.
Un grazie particolare alla citta di Gioia Tauro ed ai suoi cittadini che in tutti questi anni mi hanno accolto, non facendomi sentire mai estraneo.
Grazie ancora a tutti Voi.