Civita, “Calabria che vuoi” in seno al Consiglio Comunale Ennesima occasione di crescita per la cittadina arbëreshë
La Calabria che Vuoi sezione di Civita si costituisce nel Consiglio Comunale. Anche nella ridente comunità arbëreshë di Civita, infatti, borgo suggestivo del Pollino entrato ormai da tempo nei circuiti nazionale ed internazionali del turismo, il movimento politico “La Calabria che vuoi”, che vede nell’on. Gianluca Gallo cofondatore e promotore di tale movimento stesso, prende posto in consiglio comunale. Un rapporto politico tra il movimento politico voluto dall’On. Gallo e i referenti della cittadina arbëreshë che è nato negli anni passati e si è consolidato giorno dopo giorno fino alla costituzione del gruppo consiliare avvenuto proprio in questi giorni.
Lo afferma in una nota il giovane assessore alle politiche agricole e forestali del comune di Civita Vincenzo Mastrota: «Dopo aver costituito un circolo del movimento La Calabria che vuoi composto principalmente da ragazzi e persone di esperienza del posto, è venuto naturale il passaggio assieme al vicesindaco Antonio Vavolizza della costituzione del gruppo all’interno della maggioranza». «La nascita del gruppo – sottolinea con forza l’assessore – è stato accolto dal presidente del consiglio Giuseppe Mario Rugiano e da tutti i consiglieri guidati dal sindaco Alessandro Tocci con soddisfazione in quanto vuole rappresentare un’opportunità di crescita e di confronto a sostegno dell’amministrazione e dell’intera comunità albanofona».
In un periodo storico dove l’antipolitica impera, gli esempi di buona politica vengono premiati e prendono sempre più piede nelle comunità calabresi col fine di costruire sempre un futuro migliore dando voce ai territori. «La Calabria che vuoi – ha spiegato Gianluca Gallo – è e vuole essere sempre più un momento democratico di confronto tra i cittadini per lo sviluppo dei territori. Questa tornata elettorale appena trascorsa dimostra ancora di più, se ce ne fosse bisogno, che i cittadini premiano la serietà e chi sa stare loro vicini».