Catanzaro, sensabilizzazione sul tema della disabilità “Diverso da chi?” è l’aperitivo solidale di Aipd, Rotaract e Leo Club
La diversità come valore anziché difetto, l’autonomia e l’inserimento sociale degli individui con sindrome di down come obiettivi da raggiungere nel prossimo futuro per affermare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la differenza esiste solo negli occhi di chi guarda. E’ attorno a questi temi che il Leo Club “Catanzaro Host”, il Leo Club “Catanzaro Rupe Ventosa” e il Rotaract Club Catanzaro, congiuntamente alla sezione cittadina dell’Associazione Italiana Persone Down, hanno inteso organizzare un appuntamento di sensibilizzazione ed informazione sul complesso universo della disabilità. Teatro dell’evento, un noto locale della movida del quartiere marinaro, trasformato per una serata in luogo di riflessione, incontro e scambio di esperienze. Una manifestazione piacevole e gustosa, capace di connettere la convivialità tipica di un normale aperitivo con tematiche spesso taciute o poco considerate; un evento che ha visto, ancora una volta, tre distinti club service unirsi in nome della solidarietà.
Entusiasta la presidente di AIPD Catanzaro, Maria De Caro per la quale «iniziative di tal fatta contribuiscono a far conoscere non solo l’associazione ma anche i suoi progetti e le mille problematicità connesse al mondo della disabilità. Scopo dell’associazione è quello di realizzare la piena autonomia dei soggetti e dare loro la possibilità di migliorare le relazioni sociali ed in ambito lavorativo; i diversi corsi svolti durante l’anno si pongono l’obiettivo di creare percorsi strutturati per facilitare i soggetti con sindrome di down nello svolgimento delle attività quotidiane. Nel corso del prossimo anno verranno attivati altri due progetti: “Giovani Esploratori”, rivolto ai bambini dai 9 agli 11 anni allo scopo di iniziare un percorso di autonomia personale e sociale sotto la guida degli operatori formati e “Agenzia del Tempo Libero (ATL)”, rivolto ai giovani che hanno già concluso il percorso della durata di tre anni di autonomia personale e sociale e che prevede attività ricreative svolte in piena autonomia sotto la guida dell’operatore. Vi è poi un particolarissimo esperimento di introduzione al mondo del lavoro denominato “Solid Ale Beer” che vedrà i ragazzi con sindrome di down coinvolti nella produzione della birra presso un microbirrificio artigianale locale».
Concordi sulla buona riuscita dell’iniziativa anche i presidenti dei tre club service e la socia del Leo Club “Catanzaro Host”, Valentina Dardano, collante tra le tre associazioni e AIPD. Per Francesco Bagnato, presidente del Leo Club “Catanzaro Host” si è trattato «di un evento di elevata caratura sociale, una manifestazione fortemente voluta dalle tre associazioni giovanili che testimonia una volta ancora come la beneficenza riesca ad unire al di là dell’appartenenza alle singole associazioni». Dello stesso parere anche Matteo Cristofalo, presidente del Leo Club “Catanzaro Rupe Ventosa”: «L’iniziativa è frutto di un intenso anno di lavoro svolto in sinergia con gli altri club: abbiamo operato sull’onda della continuità ipotizzando e sviluppando iniziative di questo livello e così continueremo a fare anche in futuro». In linea con quanto detto anche Paola Russo, presidente del Rotaract Club Catanzaro: «Tra di noi c’è sempre stata la volontà di collaborare, soprattutto per iniziative del genere che sono importanti per la cittadinanza; associazioni che perseguono uno stesso fine è giusto che uniscano le forze per cause così nobili. La realtà di AIPD? Bisognerebbe farla conoscere non solo in questi contesti ma in tutti gli scenari che possono interessare l’universo giovanile, dalle Università agli altri luoghi di incontro».