Reggio, continui decessi al canile sanitario di Mortara L'indignazione di Nucera (La Sinistra): "La nostra richiesta di chiarimenti sulla vicenda al sindaco Falcomatà è rimasta inascoltata"
“Si stanno susseguendo con un intervallo agghiacciante le notizie di continui decessi di cani ospitati nel rifugio comunale e canile sanitario di Mortara, alcuni di questi affetti da cimurro, una grave malattia virale, molto contagiosa e che può diffondersi rapidamente, e di cui non vi sono stati più casi in città da oltre 13 anni”.
E’ quanto afferma Giovanni Nucera, capogruppo de “La Sinistra” che aggiunge: “In un comunicato stampa diffuso dalla LAV di Reggio Calabria il 30 maggio scorso, si leggeva che “i veterinari ASP e i gestori sono stati costretti ad anticipare di tasca propria le spese necessarie per le cure e il mantenimento degli animali: per questo non è stato possibile effettuare la profilassi preventiva contro i parassiti che molto probabilmente sono causa dei disturbi gastrointestinali che hanno debilitato fortemente i cani di cui in questi giorni sono state diffuse le fotografie sui social network.”. Ebbene, è sconcertante che in un canile sanitario pubblico non sia stata effettuata la profilassi preventiva mettendo a rischio tutti i cani ospiti”.
Aggiunge Nucera: “Il 31 maggio avevamo chiesto al Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà un chiarimento in merito alla gestione del canile/rifugio comunale- la cui aggiudicataria del bando di gestione è l’associazione Aratea-: secondo il bando, ad Aratea spetta la gestione di entrambi i canili, pur demandando la gestione sanitaria all’Asp (come si evince da una nota stampa ufficiale diramata dall’associazione Aratea il 29 marzo scorso). Tale richiesta è stata del tutto inascoltata e alla visita del Sindaco al canile, effettuata nei primi giorni di giugno, non è seguita alcuna comunicazione ufficiale. Stante ciò, intendo provvedere a una visita ispettiva insieme con il sindaco di Reggio Calabria e il Presidente del Consiglio comunale Demetrio Delfino”.