Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Cittanova, Andare oltre aderisce al Comitato per il no "Il nostro è un no convinto a difesa non di un sistema politico, non basato sulla falsa democrazia che pensa solo ai partiti che sono piccoli centri di potere, ma della sovranità popolare che viene espropriata del proprio diritto/dovere di rappresentanza"

Cittanova, Andare oltre aderisce al Comitato per il no "Il nostro è un no convinto a difesa non di un sistema politico, non basato sulla falsa democrazia che pensa solo ai partiti che sono piccoli centri di potere, ma della sovranità popolare che viene espropriata del proprio diritto/dovere di rappresentanza"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Andare Oltre, ufficialmente, aderisce al “Comitato per il No” nel comune di Cittanova, non per una sterile posizione politica contro Renzi, ma, sulla base di una convinta idea che vuole difendere la SOVRANITA’ POPLARE che il Governo e loro fiancheggiatori vogliono espropriare. A tal proposito, chiediamo agli uomini che appartengono ai partiti che da tempo hanno scelto di schierarsi dalla parte del Governo, e che continuano, sia a livello nazionale e locale a collocarsi in modo assurdo nell’area politica di un apparente opposizione al Governo, fallito il “patto del Nazareno”, da cui è nato un intreccio di compromessi, escano allo scoperto non solo sui motivi del no, ma soprattutto, prendendo le distanze da un partito che nel nome di Angelino Alfano o Pierferdinando Casini, con Verdini è alleato di questo governo o semplicemente fa da stampella come a livello locale si può pensare possa essere stato fatto da un candidato di quest’area che ha rinunciato a correre per le regionali, magari in cerca di benevolenze, magari, per stendere un velo pietoso sul bilancio che altri hanno ereditato e che pare tutt’altro che risanato in bene.

Vorremmo che coloro i quali si schierano a difesa della “Sovranità Popolare” assumano una posizione contro gli intrallazzi di potere condizionati da poteri incrociati tra cui la massoneria che anche localmente, contro il principio etico della trasparenza, attraverso attori locali, pare voglia condizionare la libertà dei cittadini. Dunque, deve essere un “no” convinto su molti punti di vista, e coerente con lo stile di vita che ogni proponente il comitato persegue, altrimenti, rimane soltanto un voto contro. Prendiamo le istituende Città Metropolitane, dove  tutto è rimasto come prima, è stato solo negando il diritto alla democrazia diretta e rappresentativa. Il diciassette agosto i consiglieri si voteranno tra di loro per occupare caselle che in questa istituenda città metropolitana, tutto rappresentano, tranne gli interessi della provincia.

Andiamo al contenuto del referendum e della campagna per il no. Il motivo principale è l’espropriazione del voto popolare, l’illusione che venga eliminato il Senato della Repubblica ed il bicameralismo perfetto. In realtà, il Senato rimane come Istituzione, non sarà più votato dai cittadini, saranno soltanto parcheggi e luoghi di interesse politico, sempre più lontano dai cittadini e dal territorio. Tale riforma, voluta dal governo Renzi, non riduce affatto i costi della politica, rimangono tutti gli apparati che hanno un costo. Pur tagliando gli stipendi, la politica continuerà a gestire denaro pubblico. Dunque, prima di creare un sistema trasparente, bisogna bonificare la palude che in molti casi è inquinata dalla cattiva politica condizionata da un sistema di potere e dalla zona grigia.

Il nostro è un no convinto a difesa non di un sistema politico, non basato sulla falsa democrazia che pensa solo ai partiti che sono piccoli centri di potere, ma della sovranità popolare che viene espropriata del proprio diritto/dovere di rappresentanza. Noi daremo vita a dei gazebo e promuoveremo con manifestazioni pubbliche le ragioni del no al di la di ciò che sarà il destino del Governo Renzi. Ciò che per noi è importante è salvaguardare la Sovranità del Popolo Italiano sensibilizzando la comunità Cittanovese.

Il Presidente Domenico Fonti