Modifiche legge urbanistica, intervento di Bevacqua Sulla tematica preoccupazioni espresse dall'Ordine degli architetti e da quello degli ingegneri
“In merito alle preoccupazioni espresse dall’Ordine degli architetti e da quello degli ingegneri sulla tempistica per la discussione delle modifiche alla legge urbanistica,
voglio offrire la mia rassicurazione: in qualità di presidente della commissione ambiente e territorio ho già calendarizzato, d’accordo con l’assessore Rossi, 2 sedute
rispettivamente per il 21 e 27 luglio per una serie fitta e organica di audizioni,
finalizzate a recepire ulteriori osservazioni o suggerimenti utili a migliorarne
il contenuto del testo approvato dalla giunta “. Interviene così il consigliere Bevacqua in relazione alle modifiche da apportare ad alcuni articoli della legge regionale 40/2015 contestati in alcune parti dal governo nazionale. ” Tenendo fede – prosegue Bevacqua- a quanto ho detto nell’incontro tenutosi a Catanzaro lo scorso 28 giugno, le prossime sedute della Commissione da me presieduta saranno dedicate alla consultazione degli Ordini professionali, dei costruttori e delle associazioni ambientaliste”.
“La concertazione – continua Bevacqua – necessita di un cronoprogramma serrato, ma adeguato alla complessità della materia e alla sua centralità nell’ambito del razionale
governo e tutela del territorio”. “In tale quadro – prosegue Bevacqua – saluto con estremo favore l’accento posto dagli Ordini professionali sulla rigenerazione urbana
sostenibile e sulla riduzione del consumo di suolo: sin dall’approvazione della legge attualmente in vigore, ho sempre sottolineato a chiare lettere che un principio sul quale non è mia intenzione, né quella del presidente Mario Oliverio, di derogare
è quello del consumo di suolo zero”. “In questa fase, il mio compito istituzionale – continua Bevacqua – è di favorire il fattivo contributo di tutti i soggetti in campo e posso tranquillamente assicurare che perseguirò questo compito nella logica della più ampia collaborazione”. “Nel’attività di legiferazione – conclude Bevacqua – si deve sempre ricordare che l’ascolto arricchisce e chiarisce, ma, alla fine, spetta alla politica assumersi l’onere di decidere: si tratta di una responsabilità che i cittadini ci hanno affidato e che dobbiamo esercitare con convinzione e retta ragione, senza arroganza e autoreferenzialità, ma anche senza sottrarci ai doveri imposti dalla funzione che rivestiamo e, soprattutto, senza timore, con la volontà di incidere su tutte quelle realtà deteriori sclerotizzatesi nel tempo e che i calabresi ci chiedono di rimuovere per concedere un nuovo futuro alla nostra terra”