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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Arresto Fazzalari, ai domiciliari la compagna Rosa Zagari Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria ha parzialmente accolto il ricorso dell’avvocato Antonino Napoli

Arresto Fazzalari, ai domiciliari la compagna Rosa Zagari Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria ha parzialmente accolto il ricorso dell’avvocato Antonino Napoli
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Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, presieduto dal dott. Filippo Leonardo
e con a latere i giudici Fabiani e Maria Cecilia Vitolla, ha parzialmente accolto
il riesame proposto dall’avvocato Antonino Napoli nell’interesse di Rosa Zagari,
la compagna del latitante Ernesto Fazzalari, arrestata – perché trovata in sua compagnia
all’atto del suo arresto – ed accusata di procurata inosservanza pena, detenzione
di arma con matricola abrasa e ricettazione.

La difesa, in sede di riesame, aveva eccepito l’inammissibilità dell’ordinanza
di custodia cautelare emessa, alle ore 1:30 del 29.06.2016, dal GIP presso il Tribunale
di Palmi, dott. Paolo Ramondino, in seguito alla richiesta avanzata dal P.M. alle
ore 23,30 del 28.06.2016.

Orbene, poiché il verbale di arresto veniva depositato presso la Procura della Repubblica
di Palmi in data 28.06.2016, alle ore 21.24, oltre le 24 ore dall’arresto, il P.M.
disponeva che l’arrestata fosse posta immediatamente in libertà.

Contemporaneamente, tuttavia, il P.M. chiedeva, alle ore 23.30, al GIP di emettere,
nei confronti della Zagari, un’ordinanza di custodia cautelare.

Pertanto, a Rosa Zagari veniva notificato il decreto di scarcerazione e, contemporaneamente,
l’ordinanza di custodia cautelare il carcere emessa nei suoi confronti che la obbligava
a rimanere in carcere.

L’eccezione di inammissibilità dell’ordinanza, sollevata dalla difesa, si basava
sulla intempestività del deposito degli atti presso la segreteria della Procura
della Repubblica, da parte della polizia giudiziaria, e della successiva richiesta
di applicazione della misura cautelare del P.M. depositata, presso la cancelleria
del GIP di Palmi, in orario in cui gli uffici erano chiusi al pubblico e, quindi,
anche per la PG e per il P.M..

Nel merito la difesa aveva evidenziato che era emerso, dagli atti di causa, che la
pistola e le munizioni, che erano state rinvenute in occasione dell’arresto di
Fazzalari, si trovavano all’interno di un marsupio di colore nero, chiuso, posto
su un frigorifero sito in una stanza, diversa da quella ove si trovavano i due, adibita
per eventuali ospiti e che, in altro procedimento, i reati di detenzione dell’arma
clandestina e la ricettazione erano stati contestati al solo Ernesto Fazzalari e
non in concorso con la compagna.

Relativamente al contestato reato di procurata inosservanza, infine, la difesa aveva
sostenuto che la Zagari non ha compiuto alcuna attività volontaria e specificamente
diretta ad eludere l’esecuzione della pena.

Il T.d.L., ritendo in parte fondate le argomentazioni dell’avvocato Antonino Napoli,
annullato l’ordinanza limitatamente ai reati di detenzione e ricettazione della
pistola ed ha riformato nel resto l’ordinanza impugnata sostituendo, nei confronti
di Rosa Zagari, misura della custodia in carcere in corso di esecuzione con quella
degli arresti domiciliari.