Polistena, la gente accolta a Corti Aperte Grande richiamo di pubblico per la tradizionale apertura al pubblico delle dimore storiche della città
di Giuseppe Campisi
Polistena – Un vero e proprio successo l’edizione 2016 delle Corti Aperte organizzata dall’associazione culturale “d’Architettura” con il patrocinio
dell’amministrazione comunale e con la collaborazione dei giovani del
Servizio Civile Nazionale. Una fiumana di gente ha invaso il centro
storico cittadino brulicante di famiglie e giovani curiosi di assaporare
le corti dei palazzi storico-nobiliari di Polistena aperte, per
l’occasione, alle visite di un pubblico voglioso di fare un po’ i conti
con la storia recente e passata e di toccare con mano gli antichi lustri
di fine ‘700. Sette location sono state il palcoscenico naturale per le
esibizioni di performance musicali, teatrali, fotografiche e
architetturali secondo un percorso dettagliatamente segnato dagli
organizzatori che ha fornito il filo di Arianna direttamente nelle mani
degli spettatori, praticamente liberi di scegliere autonomamente gli
spettacoli da seguire piuttosto che di partecipare ad una sorta di
caccia al tesoro collettiva i cui premi, oltre la visita ai luoghi
storici, sono stati chiaramente sprazzi d’arte godibilissimi. Palazzo
Grio, Iemma, Sforza, Pecora e Calcaterra hanno aperto le porte ai
visitatori con le loro corti su strada mentre palazzo Valensise e Rodinó
– per via della loro particolare conformazione strutturale – hanno
potuto offrire finanche delle piacevoli camminate al loro interno. Di
grande effetto è stata, come sempre, la passeggiata con percorso guidato
all’ interno di Villa Giulia, pertinenza e giardino di palazzo Rodinó,
con il suggestivo affaccio notturno sulle pendici aspromontane, il
tavoliere della Piana ed il golfo di Gioia impreziosita anche grazie
alla innovativa performance teatrale denominata “Resistenza gastrofonica
viaggiante” a cura del gruppo Coltivatori di Musica. Le didascalie
informative hanno poi fatto il resto consegnando ai visitatori i cenni
storiografici più rilevanti delle stesse dimore consacrando il
quadrilatero del centro storico a cuore pulsante della movida cittadina.