Campagna informativa per fronteggiare le zanzare Promossa dall'Asp di Catanzaro
Catanzaro – Evitare ristagni d’acqua, attuare interventi di
bonifica, provvedere ai trattamenti larvicidi e adulticidi. E’ questo, in sintesi,
quanto viene raccomandato nell’ambito di una più dettagliata campagna d’informazione
che l’ASP di Catanzaro, unitamente a una serie di interventi, ha programmato per
fronteggiare il fenomeno della proliferazione delle zanzare, ed in particolare della
zanzara “tigre”, che ogni anno sistematicamente nei periodi estivi molesta non poco
la popolazione residente e villeggiante.
L’iniziativa è curata dal settore Disinfezione-Disinfestazione dell’unità operativa
Igiene e Sanità pubblica, diretta dal dott. Giuseppe de Vito, per far sapere ai cittadini
cosa bisogna fare contro le fastidiosissime zanzare e sensibilizzare la popolazione
verso il problema invitandola a collaborare con le istituzioni, adottando in ambito
domestico comportamenti corretti che impediscano lo sviluppo dei focolai larvali.
Pertanto, prima di procedere ad una serie di interventi di lotta antilarvale, ritenuti
necessari per rendere efficace l’attività di disinfestazione, è necessario che si
instauri una specifica collaborazione tra Amministrazioni comunali, cittadini e Aziende
sanitarie, con l’applicazione di misure preventive contro le zanzare comuni e “tigre”
nel periodo che va da aprile a ottobre.
La zanzara “tigre” nel nostro Paese fa la sua comparsa approssimativamente proprio
nel mese di aprile e, attraverso diverse generazioni, vive fino ad ottobre-dicembre,
poi muore. In autunno depone le uova sulle pareti interne di contenitori in cui è
presente acqua e le stesse sono in grado di resistere a temperature inferiori a –
5° C. Il ciclo biologico si riattiva quando le condizioni climatiche ritornano favorevoli.
In primavera le uova si schiudono quando vengono sommerse dall’acqua facendo uscire
le larve che si trasformano in zanzare adulte. L’intero ciclo si completa in una/due
settimane. Le femmine pungono l’uomo e gli animali per prelevarne il sangue necessario
alla maturazione delle uova. Il luogo di riposo preferito della zanzara adulta è
la vegetazione: erba alta, siepi, cespugli. La puntura provoca pomfi pruriginosi
ed edematosi che si trattano lavando e disinfettando la zona colpita e applicando
ghiaccio e creme al cortisone.
E’, perciò, necessario che da aprile ad ottobre la gente comune, amministratori di
condomini e proprietari di attività industriali provvedano a pulire i tombini di
casa e a trattarli periodicamente con prodotti insetticidi, che si trovano normalmente
in farmacia (Bacillus Thuringiensis, biologico, in compresse o gocce e Temeophos
compresse, chimico a basso impatto ambientale), efficaci contro le larve delle zanzare;
eliminare le acque da sottovasi, annaffiatoi o bidoni e da qualsiasi altro contenitore,
avendo cura di svuotare il tutto nel terreno e mai nei tombini; non lasciare all’aperto
materiali che possano trattenere acqua piovana come copertoni, vasi, sottovasi, teli
di plastica, bottiglie, barattoli, ecc.. Particolarmente rischiosi sono i tombini
dei cortili privati, che, a causa del continuo ristagno d’acqua, costituiscono un
focolaio perenne di moltiplicazione larvale.
AI sindaci, quali massime autorità sanitarie locali, spetta il compito di emanare
apposita ordinanza, che detti prescrizioni a diverse categorie di soggetti, affinché
si eviti la formazione anche di piccole raccolte di acqua stagnante nelle aree pubbliche
e private, ad esempio vasi e sottovasi, abbeveratoi per animali, grondaie vecchie,
copertoni esposti o abbandonati, tombini con lunga permanenza di acqua sul fondo,
ecc.. Devono inoltre predisporre un piano operativo di risanamento ambientale, attivando
tutti gli interventi di bonifica necessari che comportino la corretta eliminazione
di rifiuti e di vegetazione spontanea, la periodica pulitura di caditoie e tombini,
la miglioria delle fognature, la manutenzione e cura degli spazi verdi comunali e
così via.
l’Azienda sanitaria ha il compito di procedere ai trattamenti larvicidi di tutti
i tombini e bocche di lupo in aree pubbliche e in zone con ristagno di acqua, dopo
che i Comuni hanno provveduto al risanamento ambientale, nonché agli interventi adulticidi
in caso di infestazione particolarmente intensa.
Anche i cittadini possono ricorrere all’azione adulticida, non prescritta dall’ordinanza
comunale, nelle aree di proprietà privata, avvalendosi di imprese specializzate o,
previo pagamento, contattando direttamente l’Azienda sanitaria.