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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 SETTEMBRE 2024

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Consorzio Valle Crati, Miceli (M5S): “Fondi persi, vergogna” "L'inefficienza dell'amministrazione Manna certificata dal suo stesso alleato Gentile"

Consorzio Valle Crati, Miceli (M5S): “Fondi persi, vergogna” "L'inefficienza dell'amministrazione Manna certificata dal suo stesso alleato Gentile"
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RENDE – Sono di pochi giorni fa le parole del sottosegretario del Governo
Gentile che annunciano la perdita dei fondi stanziati con la delibera CIPE
n. 60 dell’aprile 2012, un finanziamento che sarebbe stato fondamentale per
le nostre disastrate reti idriche e per un corretto funzionamento del
depuratore consortile di Coda di Volpe. Perché l’esponente di Ncd, anziché
uscire a fondi persi sui giornali, non ha esortato i membri del suo stesso
partito, che tengono in piedi le sorti dell’amministrazione Manna, a
lavorare affinché il finanziamento andasse a buon fine? Siamo intervenuti
più volte per segnalare al Sindaco Manna le ripetute irregolarità nella
gestione del Consorzio Valle Crati, al quale il Comune di Rende ha
demandato il servizio di depurazione delle acque reflue urbane, ma anche in
questo caso l’amministrazione Manna ha fatto finta di niente, decidendo di
non intervenire prontamente per investigare sulle procedure relative al
bando di gara di 35 milioni di euro della delibera CIPE 60/2012 del Piano
per il Sud, e questo è il risultato: soldi perduti e situazione sempre più
critica per le nostre fognature e i sistemi di depurazione della nostra
città come dell’intera area urbana. Già a marzo 2015 il Movimento 5 Stelle
ha prodotto un’interrogazione con cui chiedevamo di nominare nel consiglio
di amministrazione del Consorzio un esperto della materia, assolutamente
esterno ed estraneo ai giochi della politica, quale rappresentante del
Comune. Questo per consentire un cambiamento profondo nel modo di intendere
il governo di enti chiamati a garantire servizi essenziali per la Comunità,
con i soldi della Comunità, come il Consorzio Valle Crati. A marzo 2016,
poi, in un’ulteriore interrogazione, evidenziavamo le gravissime
irregolarità, riscontrate dal Comune stesso, rispetto alla modifica
statutaria finalizzata alla trasformazione del Consorzio in azienda
speciale, i gravissimi dubbi sulla procedura di gara per il finanziamento
del Piano per il Sud, i risultati degli esami del progetto denominato
“Punto Zero Acqua” del Movimento 5 Stelle Europa, grazie al quale sono
state analizzate le acque a valle del depuratore consortile di Coda di
Volpe trovando un valore di antiparassitari totali accertato che risulta
essere 10 volte superiore al limite di legge, e anche le attività e le
modalità di gestione di una strana società, la Meridiem Ambiente,
controllata del Consorzio Valle Crati e di cui nessun Consiglio Comunale
degli Enti consorziati era mai venuto a conoscenza. Ma niente, il Sindaco
non ha ritenuto esercitare il controllo analogo previsto per legge sul
Consorzio Valle Crati, continuando a supportare una direzione che era
facile aspettarsi catastrofica e deleteria. Adesso arriva la
certificazione, da parte del Governo, per bocca di un sottosegretario
sostenitore di Manna, che il Consorzio Valle Crati ha perduto i 35 milioni
di euro assolutamente necessari all’adeguamento del sistema di depurazione
cittadino, e ciò, come ampiamente previsto da noi, a causa dell’incapacità
gestionale degli uomini scelti da Manna e dai partiti per guidare il
Consorzio Valle Crati. Il disastro ormai è, ahinoi, compiuto e vediamo se,
almeno adesso, l’amministrazione Manna sarà capace di operare prese di
posizione ferme, immediate e decise. Il danno che la gestione del Consorzio
Valle Crati ha portato alla città di Rende è talmente grave da dover farci
valutare la messa in atto di azioni legali, come la richiesta di danno
erariale, a tutela e difesa degli interessi del Comune di Rende, valutando
poi la stessa uscita dal Consorzio Valle Crati, che dopo il fallimento
della gestione rifiuti dei primi anni 2000, falisce miseramente anche nella
gestione delle acque reflue, cessando così la sua ragione di esistenza. E’
ora di smetterla con la gestione partitica-politica di consorzi, in-house,
partecipate varie, che, come sempre, si rivelano soltanto carrozzoni dove
piazzare qualche uomo di partito a sprecare e disperdere risorse pubbliche
o da usare quale mezzo per un becero clientelismo, senza alcuna utilità per
la cittadinanza.

Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende