Commistione tra ‘ndrangheta e politica, il senatore Caridi resta in carcere Bocciata dai giudici del riesame la richiesta di scarcerazione. Analoga decisione per l'ex sottosegretario Sarra e gli avvocati Romeo e De Stefano
REGGIO CALABRIA – Resta in carcere il senatore Antonio Caridi. Il tribunale della libertà di Reggio Calabria ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dai legali del politico, coinvolto nell’operazione “Mammasantissima”, in merito all’esistenza di una presunta “cupola” della ‘ndrangheta che avrebbe condizionato la gestione della cosa pubblica reggina.
Il senatore di Gal è detenuto nel carcere di Reggio Calabria dopo che il Senato, nei giorni scorsi, ha dato il via libera all’arresto chiesto dai magistrati della Dda reggina. Analoga decisione è stata presa dai giudici del Tribunale della libertà per altre tre persone coinvolte nell’inchiesta, l’ex sottosegretario e consigliere della Regione Calabria Alberto Sarra e gli avvocati Paolo Romeo e Giorgio De Stefano.
La “cupola degli invisibili” si sarebbe attivata, sempre secondo l’accusa, per orientare le scelte elettorali della ‘ndrangheta, ed in particolare della cosca egemone a Reggio Calabria, quella dei De Stefano.