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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 25 DICEMBRE 2024

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Soverato, sedici anni fa la tragedia al camping “Le Giare” Il dolore delle istituzioni catanzaresi

Soverato, sedici anni fa la tragedia al camping “Le Giare” Il dolore delle istituzioni catanzaresi
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“Il trascorrere del tempo non lenisce il dolore per il ricordo della tragedia nel campeggio Le Giare, di Soverato nel giorno del sedicesimo anniversario di quella drammatica notte in cui persero la vita tredici catanzaresi: Mario Boccalone, Ida Fabiano, Serafina Fabiano, Raffaele Gabriele, Paola Lanfranco, Iolanda Mancuso, Giuseppina Marsico, Franca Morelli, Rosario Russo, Antonio Sicilia, Salvatore Simone, Concetta Zinzi e Vinicio Caliò, l’unico a risultare per sempre disperso. Una ferita, quella delle famiglie e dell’intera città per la perdita dei loro cari, che non si è mai rimarginata, così come resta ancora impressa nella memoria l’immagine della valanga di acqua e di fango che cancellò definitivamente il camping che ospitava un gruppo di diversamente abili in un momento di vacanza. La triste commemorazione rappresenta l’occasione per esprimere ancora una volta la vicinanza personale e dell’amministrazione comunale alle famiglie e per riflettere sull’attualità della tragedia. Il recente episodio del terremoto che ha colpito le popolazioni del centro Italia ha, infatti, riproposto in maniera drammatica il problema della del dissesto idrogeologico e della fragilità del nostro territorio che attanaglia, in particolare, il Meridione. Il ricordo della tragedia de “Le Giare” deve rappresentare un monito per tutte le istituzioni affinché si possano destinare adeguate risorse per la difesa del suolo mettendo in campo misure necessarie per scongiurare il ripetersi periodico di simili tragedie. Non dimenticare è un dovere, così come lo è quello di non perdere altro tempo per programmare interventi concreti a sostegno dei territori e per la promozione di una cultura della prevenzione”. Lo afferma in una nota stampa il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Una valanga di acqua e di fango è bastata per cancellare definitivamente e irrimediabilmente il camping che a Soverato ospitava un gruppo di diversamente abili.

“Quella notte tra il 9 e il 10 settembre del 2000, quando un fiume di fango e detriti inghiottì decine di ospiti del campo estivo organizzato dall’Unitalsi e i suoi volontari, per non restituire più in vita tredici corpi, è tanto lontana nel tempo quanto indelebile nella memoria delle nostre comunità: rappresenta un monito quotidiano a non dimenticare quei volti e quei nomi, il loro sacrificio d’amore, nel rispetto del dolore dei loro parenti e dei loro amici, e nello stesso tempo un rinnovato impegno all’impedire il ripetersi di una tragedia che ha segnato profondamente la storia e il cuore della Calabria e del Paese”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che questa mattina ha partecipato alla cerimonia di commemorazione del XVI anniversario dell’alluvione che ha colpito il camping “Le Giare”. Mario, Paolina, Rosario, Salvatore, Serafina, Iolanda, Ida, Giuseppina, Gabriele, Franca, Antonio, Concetta e Vinicio, il cui corpo non è mai più stato ritrovato, sono le vittime della furia del Beltrame che il presidente ha voluto ricordare con profondo cordoglio e affetto nei confronti dei familiari che si sono ritrovati al Parco della Biodiversità, dove oltre alla celebrazione eucaristica, è stata installata una stele in ricordo delle vittime, impiantata nella terra che i volontari dell’Unitalsi hanno portato proprio dell’area dove sorgeva il camping, nel comune di Soverato. “Abbiamo il dovere di non dimenticare come monito e stimolo a mettere in campo ogni misura amministrativa e politica per garantire adeguate risorse alla prevenzione e alla tutela del suolo – afferma ancora Bruno – per fare in modo che l’impegno alla tutela del suolo per evitare il periodico ripetersi di tragedie come quelle di Soverato non sia solo un rito, un passaggio obbligato dopo l’ennesimo disastro. La programmazione di interventi concreti e l’attenzione delle istituzioni rappresenta non solo un obbligo istituzionale ma anche un perenne omaggio alla memoria di quelle vittime. Un pensiero particolarmente affettuoso e commosso va a tutti all’Unitalsi – ha concluso Bruno – a partire dal presidente della sezione di Catanzaro, Franco Greco: questi volontari sono un simbolo della generosità, della bontà e del sacrificio di cui è capace il grande cuore dei calabresi. A loro va sempre il nostro ringraziamento più sincero”.