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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Consiglio regionale omaggia Anton Giulio Galati Rinviato l'esame della situazione dell'Enoteca regionale

Consiglio regionale omaggia Anton Giulio Galati Rinviato l'esame della situazione dell'Enoteca regionale
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REGGIO CALABRIA – Si aperto per discutere quattro punti all’ordine del giorno e si è chiuso con il rinvio dell’esame della situazione dell’Enoteca regionale oltre che di altri provvedimenti, nel mezzo un omaggio al presidente emerito dell’assemblea Anton Giulio Galati recentemente scomparso.

Il consiglio regionale presieduto da Nicola Irto, dopo un minuto di silenzio in memoria di Galati, per il quale il presidente della giunta Regionale, Mario Oliverio ha espresso «cordoglio personale e della Giunta» ricordando le «qualità umane, la sobrietà e il rigore con i quali Galati ha svolto con spirito vero di servizio il suo ruolo di rappresentante delle popolazioni calabresi in Consiglio regionale, è passato alla discussione dei punti all’ordine del giorno.

L’assemblea ha affrontato l’esame dell’ordine dei lavori rinviando la trattazione del primo punto, su richiesta dello steso relatore Giuseppe Aieta (Pd) con la necessità di “ulteriori approfondimenti” con riferimento alla proposta di legge di “Modifica dell’art. 38 della legge regionale n. 47/2011”.

Viceversa è stata approvata la Proposta di provvedimento amministrative riguardante i “Rendiconti di Gestione dell’Azienda Calabria Lavoro per l’esercizio finanziario 2013”. Nel corso dell’esame della proposta di legge riguardante “Modifiche alla legge regionale 10 febbraio 2011, n. 1 (Istituzione Enoteca regionale ‘Casa dei vini in Calabria’), dopo la relazione del consigliere Giuseppe Aieta (Pd), il capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò ha avanzato proposta di rinvio «per ulteriori e necessari a approfondimenti». Richiesta sulla quale è intervenuto il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio per sottolineare che «la proposta è da più mesi in giacenza in Consiglio regionale, e che dal consigliere Nicolò non è venuta nessuna motivazione valida che ne giustificasse il rinvio. Se ci sono motivazioni tali da convincermi sulla necessità di un approfondimento non ho nulla da obiettare, ma va stabilito fin da subito che nella prossima seduta utile il Consiglio regionale possa portare in Aula il provvedimento».

Inoltre, a sostegno della tesi di Oliverio è intervenuto Domenico Bevacqua (Pd) che ha evidenziato il «potere sovrano» dell’Aula rispetto ad eventuali proposte di modifica, «poiché – ha spiegato – ove dovessero esserci osservazioni o richieste di modifica, potrebbero essere accolte in questa sede». Tuttavia Nicolò ha definito la sua «una richiesta di buon senso» ricordando che «sono mancati alcuni passaggi fondamentali nella definizione del testo di legge, soprattutto audizioni con gli attori sociali interessati al provvedimento». Concorde sulla richiesta di rinvio il consigliere Ncd Giovanni Arruzzolo, «ferme restando – ha precisato – la validità e la condivisione delle finalità della proposta». Giovanni Nucera (La Sinistra) definendo «ininfluente» il ritorno del provvedimento in Commissione, ha proposto, invece, l’apertura di una fase emendativa in sede di approvazione in Aula. Nonostante il parere contrario del relatore Giuseppe Aieta, il Consiglio ha approvato il rinvio con l’inserimento al prossimo Consiglio regionale.

Approvata, con l’autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge, di iniziativa di Giuseppe Aieta (Pd) e Mauro D’Acri (Oliverio Presidente) recante “Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione”. «Una legge – ha spiegato Aieta – che apre la partecipazione delle Assemblee legislative regionali, nel periodo ex ante l’approvazione delle leggi comunitarie. Ci si riallinea alle dinamiche europee tentando di recuperare ai processi decisionali una maggiore platea di protagonisti, e tra queste le assemblee legislative regionali, ove esistenti». Prima della chiusura dei lavori, è stato messo ai voti l’inserimento di una mozione, a firma di diversi consiglieri, sulla partecipazione alla marcia per il Diritto, l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà, che è stata approvata all’unanimità.