Cinquefrondi, la destra compatta per il no I comitati di Calabria Tricolore, Azione Nazionale e Taurianova Libera incontrano i cittadini. Parola d'ordine: no al referendum
di Giuseppe Campisi
Cinquefrondi – Un no netto e motivato. Calabria Tricolore, Azione Nazionale e Taurianova Libera nel darsi appuntamento presso una gremita sala del Consiglio Comunale cittadino hanno voluto, ancora una volta, ribadire la propria posizione di contrarietà alla riforma costituzionale sottoposta al vaglio referendario del prossimo 4 dicembre. Una occasione utile per confrontarsi con i cittadini ai quali spiegare, dal fronte del no, tutte le criticità di una riforma che peggiorerebbe i dettami ed i principi fondanti della Carta Costituzionale. Marco Cascarano, capogruppo consiliare di Upp e tra i promotori dell’incontro, ha voluto porre l’accento sulla difesa della democrazia alla base dell’impegno che caratterizza Calabria Tricolore per illustrare le ragioni del no al referendum costituzionale sul territorio. A porgere i saluti anche il sindaco della città, Michele Conia, intervenuto non solo per avallare il no ma anche per sottolineare la disponibilità dell’amministrazione comunale verso ogni iniziativa svolta in segno della democrazia e del democratico confronto. Quindi spazio ad una serie di interventi.Tra i primi a relazionare, il sindaco di Oppido Mamertina e consigliere della Città Metropolitana Domenico Giannetta che ha confermato, motivandolo, il suo convinto no al referendum costituzionale; Rosario Schiavone,consigliere comunale di Gioia Tauro, ha invece parlato della necessità di modificare la Costituzione senza, però, stravolgerne la base democratica; Mariangela Iannizzi consigliera comunale di Upphainsistito sulla necessità di sensibilizzare i cittadini sul no al referendum costituzionale che andrebbe a modificare ben 47 art. su 139. Sulla stessa linea,Alessandra Bordini, coordinatrice di Azione Nazionale-Reggio Calabria e la consigliera comunale di Taurianova,Cettina Nicolosi, con quest’ultima che havoluto illustrare il fallimento di quasi tutte le riforme del governo Renzia partire da quella denominata “La buona scuola”.Presenti all’incontro anche il presidente e la vice presidente del comitato del no per AN-Reggio Calabria, Oreste Romeo e Annamaria Curia, che hanno stroncato in radice la proposta di riforma Renzi-Boschi. In chiusura, l’intervento del presidente di Calabria Tricolore, Giovanbattista Valensiseil quale ha sottolineato il dovere politico e morale che bisogna porre in essere in difesa della Costituzione nonché della illegittimità stessa della riforma sollecitando, al contempo, la necessità di rilanciare una proposta politica nel centrodestra all’altezza della propria storia.