Reggio, sequestro di beni della Dda a Francesco Sgrò L'uomo, secondo gli inquirenti, è legato alla cosca Serraino
La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Regio Calabria ha ottenuto dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale un provvedimento di confisca preventiva di beni mobili ed immobili per un valore di circa 260.000 € riconducibili al patrimonio di SGRO’ Francesco, di anni 50 da Reggio Calabria, e del suo nucleo familiare.
I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione al provvedimento nei confronti dello SGRO’, ritenuto appartenente alla ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata “cosca SERRAINO”, operante in particolare nella zona di Cardeto e nel comune di Reggio Calabria, con il ruolo di pianifìcatore dell’attività illecita del sodalizio criminoso, specie nell’ambito dei furti e della ricettazione di autovetture, con compiti di intermediazione (nel ricevere le “ordinazioni” di automezzi o materiale vario successivamente venduti a terze persone), nonché di approvvigionamento di armi, munizioni e materiali esplodenti per conto della cosca.
L’attività costituisce la prosecuzione dell’operazione convenzionalmente denominata “EPILOGO”, nell’ambito della quale lo SGRO’ viene indagato e successivamente condannato, con sentenza emessa dalla Corte di Appello di Reggio Calabria in data 29.5.2014, alla pena di anni 8 e mesi 8 di reclusione, per associazione di tipo mafioso e porto abusivo e detenzione di armi.
L’operazione “EPILOGO” è stata condotta dai Carabinieri, a seguito dell’attentato alla Procura Generale di Reggio Calabria compiuto il 3 gennaio 2010, ed ha consentito di individuare una componente organica della cosca SERRAINO della “locale” di San Sperato (quartiere di Reggio Calabria) e del territorio di Cardeto (RC), di definirne gli indirizzi criminali e di far luce sugli episodi che destarono grande allarme sociale, quale appunto l’attentato alla Procura Generale e l’incendio dell’autovettura del giornalista Monteleone.
L’odierno provvedimento, scaturito dalle risultanze investigative patrimoniali del Reparto Operativo dei Carabinieri reggini, che hanno consentito di accertare illecite accumulazioni patrimoniali, riguarda beni consistenti in:
– 1 abitazione ubicata in Reggio Calabria;
– svariati rapporti bancari, titoli obbligazionari, polizze assicurative riconducibili ai destinatari del provvedimento.